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Il Riviera Vado Basket ha rinunciato al ricorso per ottenere il ripescaggio in serie A dilettanti. La decisione è stata presa dal Consiglio Direttivo della società e comunicata dal Presidente Drocchi con una lettera inviata al Settore Agonistico della federbasket. Nella parole della società vadese c'è molta amarezza. Si legge, tra l'altro: "La scelta di non provare fino in fondo a difendere, politicamente o giuridicamente, un diritto sancito dal campo, con il nostro 10° posto finale al termine della regular season dello scorso anno, e negatoci oggi da una norma tanto assurda quanto inspiegabile, è estremamente difficile e dolorosa,al di là delle reali possibilità di successo, poche o tante che fossero, delle nostre istanze.Riteniamo però che, se da un lato non riesce a sussistere, per una società come la nostra, abituata da empre ad accettare silenziosamente le regole del sistema al quale appartiene per esercitare la propria attività sportiva, la reale volontà di affrontare un contenzioso con la Federazione, e tanto meno di portarlo al di fuori dell’ordinamento sportivo, come invece sarebbe inevitabilmente accaduto, dall’altro non riteniamo neppure possibile percorrere la strada della deroga, che avrebbe oggi il significato di richiedere “un favore”, ovvero una “ragionevole strada preferenziale”, a fronte dell’esistenza di una regola, per quanto la stessa possa essere poco chiara, oltre che certamente improponibile nella sostanza."Drocchi e il Riviera Vado proseguono: "Il rammarico è forse soprattutto questo: aver scoperto soltanto oggi che il nostro sistema non soltanto non supporta le società che, pur nelle difficoltà a reperire impianti adeguati alle richieste,riescono a fare attività ad alto livello anche investendo ingenti somme nella predisposizione di strutture inizialmente inadeguate, come nel caso di Vado Ligure a Quiliano, ma che addirittura le punisce, come se in alcune zone fosse meglio, tutto sommato, non portare neppure la pallacanestro."La chiosa finale è amara: "Il tutto, per poi scoprire che la FIP ritiene ripescabile in serie A Dilettanti una società che ha disputato il campionato di serie C2, ma non ritiene di poter fare, non oggi ma in tempi non sospetti,uno sforzo interpretativo che eviti l’assurdo, come è diventato il caso Vado Ligure – Quiliano."L'auspicio finale è che il Consiglio Federale voglia procedere, alla prima occasione utile, alla cancellazione di questa norma imbarazzante, senza che ciò debba divenire oggetto di discussioni o di ulteriori richieste, delle quali sarebbe difficile capire la ragione."