Cronaca

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Tagliato un piano di appartamenti nel progetto per il Lido di corso Italia, a Genova. Dopo la bocciatura, il Comune chiede che al posto delle case siano costruite cabine al piano terra e una riduzione del numero dei parcheggi anche se destinati a uso pubblico. Sostanzialmente si riduce la superfice residenziale di 800 metri quadrati, passando da 2400 a 1600, secondo le dichiarazioni al “Corriere Mercantile” di Paolo Tomiolo, responsabile dell’Urbanistica a Tursi. Che precisa come l’imprenditore, Mario Corica, in un primo tempo avesse dichiarato che riducendo le case l’operazione sarebbe stata economicamente insostenibile. I conti, adesso, tornerebbero lo stesso. Ma spetta proprio all’imprenditore Corica, che al momento non si pronuncia, e lascia lavorare i progettisti, la risposta finale. Peraltro tutta la vicenza, già abbondantemente inquietante, sta assumendo i toni di un vero mistero. Tomiolo, infatti, raggiunto telefonicamente in vacanza, si dice disponibile a spiegare tutto o quasi, cambia idea dopo un’ora, quando ricontattato come da accordo per una intervista telefonica (dopo aver dato la disponibilità) non si fa più trovare. Spaventato? O consigliato da qualcuno a tenere la bocca chiusa. Un’altra telefonata all’ingegner Paolo Tizzoni, vice direttore dei Lavori Territoriali, il quale dice che la questione riguarda Tomiolo, che l’ha seguita direttamente. Ora vedremo se prima delle colate di cemento qualcuno si degnerà di spiegare che cosa succederà in una delle parti più belle della città. (Anna Chieregato)