Cronaca

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Panico anche a Genova per il caso del pellet, l'eco-combustibile a rischio radioattività importato dalla Lituania. Sotto accusa è quello della “Natur Kraf". La prima segnalazione è arrivata da Ceranesi dove, dall'analisi della cenere residua del pellet bruciato, sono emerse tracce radioattive. Il proprietario dell'abitazione ha detto di aver acquistato il combustibile da Castorama e di essersi preoccupato dove aver appreso la notizia che in vendita era finita una partita pericolosa. Altre denunce sono giunte dai Piani di Fregoso, da Mignanego e da Genova Pegli. Anche in questi casi le persone che hanno chiamato avevano utilizzato sacchi del pellet sotto inchiesta. Segnalazioni anche dal resto della Liguria: molte le telefonate ai vigili del fuoco da parte di persone allarmate. In mancanza di linee guida precise a livello nazionale, i vigili del fuoco consigliano di non bruciare il materiale che, non combusto non è pericoloso, e di non muovere o toccare la ceneri per evitare di esporsi al rischio di una contaminazione tramite l’inalazione. Ieri pomeriggio in Regione, intanto, si sono ritrovati i vertici della sanità per definire la situazione: l’assessore Claudio Montaldo, l’Arpal, il direttore generale Bruno Soracco, i medici di pronto soccorso, in particolare del Galliera che dispone di un’apposita apparecchiatura per rilevare residui radioattivi nel corpo umano. "La situazione è sotto controllo - ha detto alla fine dell'incontro Montaldo - ma restiamo in attesa di un confronto e di una verifica con il ministero per valutare le procedure di intervento".