Cronaca

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I vicini di casa avrebbero sentito piangere il bambino di 17 mesi, prima che intervenissero i soccorritori del 118 nell'abitazione di via Costamagna. Poi, all'arrivo del personale sanitario, il bimbo, figlio di una 21enne originaria della Lettonia, non dava ormai quasi più segni di vita. Era incosciente e i ripetuti tentativi di rianimarlo - un medico e volontari della Croce Rossa gli hanno praticato anche il massaggio cardiaco e lo hanno intubato - non sono serviti a nulla. La madre, che si trovava assieme a un italiano che non è il padre del bambino, avrebbe fatto intendere che il bimbo era caduto, ma la dinamica rimane ancora non chiara. Il sostituto procuratore Filippo Maffeo, che coordina le indagini, ha acquisito le cartelle mediche dei soccorsi e disposto di acquisire anche la telefonata registrata del 118, per capire chi sia stato a chiedere i soccorsi. Pare che ci fossero più voci concitate di sottofondo. Al momento sono in corso numerosi interrogatori per cercare di ricostruire la vicenda.