Cronaca

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E’ una fotografia complessa e articolata quella che emerge dal primo rapporto sullo stato di salute della popolazione ligure curato dal settore epidemiologia e prevenzione dell'agenzia sanitaria e dal dipartimento salute e servizi sociali della Regione. La Liguria, si sa, è terra di anziani che però sostanzialmente sono in condizioni migliori rispetto alla media nazionale con una percentuale di ultra 65enni affetti da malattie croniche pari al 39,1%, inferiore alla percentuale italiana che si attesta al 41%. L’incidenza di nuovi tumori risulta più bassa se confrontata al resto della nostra nazione con quello alla prostata che è prevale tra gli uomini e quello al seno nelle donne mentre la mortalità per alcuni tumori (colon retto per uomini e donne e polmoni e mammella per le donne) risulta più alta rispetto alla media nazionale. E' disabile il 5,7% della popolazione, con problemi di tipo motorio e comunicativo, rispetto al 4,8 della media nazionale. Più in generale nella classifica nazionale la Liguria si pone al terzo posto per mortalità evitabile per i maschi ma scende al 13esimo per le donne, diminuisce l’incidenza di nuove diagnosi di HIV (7,6% di nuovi casi per 100.000 abitanti a fronte di una media pari all'8,1%) mentre il tasso di ospedalizzazione, pur abbassandosi di due punti percentuali rispetto al 2006 si mantiene ancora al di sopra dell’obiettivo regionale. Infine è più alta nelle zone dell’entroterra rispetto alla costa la spesa sanitaria per l’acquisto di antidepressivi nell’ambito di una patologia che colpisce le donne tre volte più degli uomini. (dario vassallo)