Cronaca

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Quale sarebbe stata l'entità del "tesoretto" del porto di Genova se avesse potuto trattenere parte dell'Iva e delle accise sulle merci transitate nel 2008? Il dato, clamoroso, è stato reso noto dal presidente Luigi Merlo: "Abbiamo superato il nostro dato storico in maniera rilevante con 1 miliardo e 409 milioni di euro più rispetto al 2007 e agli anni dal 2002 in poi. Rispetto all'anno precedente abbiamo incassato oltre 400milioni di euro in più il che significa che se ci fosse stato riconosciuto l'extragettito, l'entità sarebbe stata questa" spiega Merlo che precisa che ora la trattativa per riuscire a trattenere una percentuale tra il 5 e i 10% di Iva si sposta con il ministro Tremonti. "I dati rilevanti di cui ho parlato - dice Merlo - dimostrano quanto sia alto il contributo del porto di Genova per le casse dell'erario e sottolineano quanto sia importante che si trovino forme di finanziamento dei porti". A contribuire a questo dato non solo la quantità di merci transitate ma anche la qualità e i controlli doganali sempre più pressanti che fanno emergere le false dichiarazioni".

Gara sul lavoro in porto

"Stiamo perfezionando il bando di gara e crediamo che riusciremo a trovare una soluzione che si coniughi sia con la legge sia con i dati di tipo sociale emersi dal tavolo che si è tenuto in prefettura". Così Luigi Merlo sul bando di gara per l'articolo 17 sulla fornitura temporanea di manodopera in porto. Domani andrà a Roma dove insieme al prefetto Anna Maria Cacellieri incontrerà il ministro dei Trasporti Altero Matteoli per perfezionare alcune questioni tecniche. Entro la prossima settimana Merlo dovrà inviare il bando ai membri del comitato portuale che si riunirà il 24 marzo. E sarà la parola definitiva.

Elisabetta Biancalani