Cronaca

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La tecnologia per produrre energia nucleare non è solo vecchia, inquinante e rischiosa in caso di incidenti, ma è anche antieconomica se si guarda il rapporto tra i costi necessari alla costruzione e alla manutenzione di una centrale, e i benefici che questo tipo di impianto porta. E', in sintesi, quanto emerso dalla tavola rotonda "Economia, società e sicurezza: il costo del nucleare", che si è svolta stamani a Genova, nell'ultima giornata di "Energethica", quarto Salone internazionale dell'energia rinnovabile e sostenibile. "L'occupazione prodotta dall'indotto creato dalle fonti energetiche rinnovabili è 10 volte superiore a quella del nucleare - sottolinea Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace. - Negli ultimi 30 anni, però, i governi occidentali hanno stanziato oltre metà dei finanziamenti a favore della ricerca per il nucleare. Bisogna invertire questa rotta, non costruire nuove centrali". Onufrio lancia poi l'allarme sulla pericolosità degli impianti nucleari, anche di nuova generazione.