Cronaca

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La cassa integrazione è stata avviata da dieci aziende metalmeccaniche di Valpolcevera e Valle Scrivia, due di queste sono già al secondo giro di cassa mentre un'altra manderà a casa tutti i dipendenti. La tragica situazione in queste due zone delle valli intorno a Genova è stata oggi denunciata dalla Fiom Cgil per bocca del coordinatore regionale Camillo Costanzo e del responsabile delle due vallate Ivano Mortola. Una fabbrica di impiantistica, la Slie, lascerà a casa 40 persone mentre altre dieci aziende dei settori automotive, siderurgia, carpenteria, meccanica e impiantistica manderanno in cassa integrazione ordinaria 503 persone. Per questi motivi a marzo la Cgil organizzerà scioperi di 4 ore a livello territoriale mentre il 4 aprile sarà organizzata a Roma una grande manifestazione per attirare l'attenzione del governo su questi temi. Il problema riguarda soprattutto i fornitori, stretti tra banche che concedono sempre meno credito e committenti che pretendono l'abbassamento dei prezzi. Circola poi la notizia che la Fiat abbia cancellato ordini ad aziende liguri, le quali a loro volta hanno ritardato i pagamenti dei fornitori. La Fiom chiede al governo, come ha salvato gli istituti di credito, di impegnarsi allo stesso modo per facilitare l'accesso al credito da parte delle aziende.