Sono in corso accertamenti da parte della Digos dopo il ritrovamento dello zainetto con 64 candelotti di plastico e finito alla Comunità di San Benedetto al Porto in virtù di una convezione con Trenitalia che dona i bagagli abbandonati per più di sei mesi. Intanto il pm Andrea Canciani avrebbe aperto un fascicolo a carico di ignoti con l'ipotesi di detenzione e trasporto di materiale esplosivo. Segue con attenzione l'evolversi della videnda anche l'Interpol, immediatamente attivata per i necessari accertamenti sull'identità della donna che era stata oggetto della perquisizione. Si indaga anche sul ritrovamento di un verbale della polizia panamense all'interno del bagaglio. Sul contenuto del documento gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Secondo quanto emerso comunque l'esplosivo ed i componenti trovati negli involucri dello zainetto sarebbero tutti di fabbricazione italiana.
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