Cronaca

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'Enel, chiudi la centrale': questo lo striscione che attivisti di Greenpeace hanno issato sulla Lanterna di Genova, nell'ambito di una campagna intitolata 'Quit cool', chiudete il carbone. La clamorosa forma di protesta è arrivata in concomitanza con l'approdo, al porto antico, della rompighiacci 'Artic sunrise' che sta compiendo un giro nel Mediterraneo in previsione della Conferenza internazionale sul clima prevista a Pozdam nei primi giorni di dicembre dove si discuterà del futuro del protocollo di Kyoto. Ad attuare l'azione dimostrativa di Greenpeace sono stati una decina di militanti: tre si sono arrampicati con delle corde sulla Lanterna mentre gli altri li attendevano sulla terrazza dell'edificio. Altri, nel frattempo, sono entrati all'interno dell'impianto dell'Enel ed hanno incominciato a scrivere 'nel clima killer' sulla facciata dell'edificio. Sempre questa mattina gli ambientalisti, a bordo di gommoni, hanno affiancato una nave carboniera per fare alcune scritte con la bomboletta spray. All'arrivo delle motovedette gli attivisti avevano già fatto ritorno a bordo della 'Artic sunrise'. Contro l'azione di Greenpeace hanno manifestato una trentina di lavoratori della centrale Enel. "Si al lavoro", "Basta Ecoballe", "Quit Greenpeace" e "Andate a Lavorare" sono gli slogan che su striscioni hanno appeso al nastro trasportatore del carbone e sui sistemi di filtraggio della stessa centrale. "Rivendichiamo il diritto al lavoro per questa nostra centrale che 80 anni fa era la centrale più grande d'Europa e che tanto ha contribuito allo sviluppo della nostra città -ha dichiarato il capo sezione esercizio della centrale Gino Bertazzoni-. Oggi, con tutti gli adeguamenti ambientali che sono stati fatti, opera nel pieno rispetto delle severe normative europee in materia di emissioni".