Genova "resterà una città dei diritti anche senza il Gay Pride", afferma il presidente della Provincia, Alessandro Repetto, il quale non ritiene che "i valori della dignità, parità e laicità siano né difesi né rappresentati da una manifestazione provocatoria come il Gay Pride". Pur premettendo di condividere "la richiesta e l'esigenza di difendere i diritti di ogni singola persona e la necessità di vedere sempre più combattuti quei pregiudizi che creano discriminazioni ed emarginazioni", Repetto osserva: "Non è attraverso quel tipo di iniziativa che si possono ottenere rispetto e attenzione, a meno che non si desideri semplicemente porsi sotto i riflettori per qualche giorno, alimentando polemiche e disapprovazione generali". "Inoltre - prosegue Repetto - aver scelto come data il giorno dedicato al Corpus Domini è irrispettoso verso le persone che credono, offende una sensibilità religiosa e spirituale che non è meno degna del rispetto che i manifestanti chiedono". "Genova - conclude Repetto - resta medaglia d'oro della Resistenza e simbolo di una cultura laica, una città dove tradizionalmente hanno sempre trovato spazio popoli, culture e differenti individualità".
Politica
Repetto: "Genova tollerante anche senza Gay Pride"
1 minuto e 0 secondi di lettura
Sponsorizzata
Mercoledì 23 Aprile 2025
A Genova lo spettacolo di Euroflora 2025, 154 giardini da tutto il mondo - Lo speciale
Ultime notizie
- Scantinato prende fuoco a Sturla, due feriti
- Teatro Sociale di Camogli, bilancio ok: budget triplicato e incassi quintuplicati
-
Futuro stadio Ferraris, il ministro Abodi a Genova: "Priorità ai privati"
- Terrazza incontra Ilaria Cavo domani alle 21
-
Si chiude Euroflora, Ferrando: "Bilancio positivo, la natura al centro della città”
- Evani: "Io credo nella salvezza della Sampdoria. Ma resta un'impresa"
IL COMMENTO
Siri quasi Papa e le “frecce” di Fortebraccio. Il conclave non parla come la politica
Il Vangelo di Matteo 25 e l’eredità di Papa Francesco