Cronaca
Angolano picchiato, Digos: "Teppismo da sabato sera"
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Sono tre teppisti di 22, 24 e 26 anni i presunti autori del pestaggio nei confronti del giovane angolano, avvenuto il 16 agosto lungo la passeggiata Anita Garibaldi di Genova Nervi. Gli agenti della Digos li hanno denunciati in base alla legge Mancino sulla violenza per fini razziali, ricostruendo nel dettaglio gli avvenimenti che, secondo gli inquirenti, nulla hanno a che vedere con ideologie politiche di stampo razzista. Tutti e tre, due operai e un casellante, hanno vari precedenti: dalla guida sotto l'effetto di droghe alla detenzione di ecstasy e ricettazione, dalla rissa alle lesioni. "Si è trattato di un fatto occasionale, un episodio di bullismo deteriore" ripetono in questura, forti delle 25 testimonianze raccolte dagli uomini della sezione investigativa, dei precedenti dei tre denunciati e delle loro stesse dichiarazioni. La vicenda ha preso il via in una discoteca della passeggiata di Nervi, quel sabato sera piena di giovani in cerca di divertimento. Un apprezzamento non gradito nei confronti di una ragazza ha innescato una lite tra giovani italiani, probabilmente resi anche più euforici dalle grandi quantità di alcol ingerito. Il diverbio viene presto sedato dagli uomini del servizio di sicurezza del locale, che allontanano i protagonisti. Il gruppo, una dozzina di persone, si apposta però all'esterno della discoteca in attesa dell'uscita del giovane che con il suo atteggiamento aveva dato origine alla lite. "Eravamo un po' bevuti e caricati" ha poi raccontato uno dei protagonisti. Dopo pochi minuti dal locale esce il giovane angolano, Assunsao Benvindo Muteba, 24 anni, studente universitario, figlio di un dirigente del ministero angolano, in compagnia di una ragazza italiana. Il gruppo di balordi decide di scaricare su di lui la rabbia accumulata e partono i primi insulti razzisti. La giovane italiana li redarguisce pesantemente e provoca la reazione di tre ragazzi che si scagliano contro il giovane di colore, picchiandolo. Gli altri assistono, senza intervenire, al pestaggio. Fino a quando l'arrivo delle volanti li fa fuggire.
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