A seguito dell'interrogatorio effettuato da Alessandra Bucci, vertice della sezione omicidi e titolare dell'inchiesta, che ha visto protagonista Simone Callà, il 23enne ferito a una gamba nel corso della sparatoria che è costata la vita al 30enne pregiudicato Tino Pisano, è emersa la causa scatenante dell'omicidio di piazza Vittime di Bologna nel quartiere genovese di Begato. Il giovane, ricoverato all'ospedale di Villa Scassi, ha detto che Pisano è stato ucciso per una manciata di briciole. Perchè pulendo il tavolo di un bar, la vittima aveva spazzato le briciole addosso al killer, il 41enne Giuseppe B., originario di Caltanisetta, imprenditore. Un motivo a dir poco futile a cui sono seguite urla, spintoni, grida e poi i colpi di arma da fuoco. L'uomo è indagato per omicidio volontario assieme al figlio 20enne, con cui è fuggito a bordo d’una Porsche facendosi largo tra la folla che li voleva linciare dopo la sparatoria letale.
Cronaca
Omicidio di Begato 2, Tino Pisano ucciso per le briciole sui pantaloni
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