Cronaca

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Una rapidissima visita al Santuario di N.S. di Misericordia per ricordare Pio VII, il Papa che per oltre tre anni fu prigioniero di Napoleone; la messa per 20 mila fedeli in città, dove ha esortato i savonesi a essere fieri dei loro antenati; una fugace visita al Palazzo Vescovile, dove il predecessore fu tenuto agli arresti. Benedetto XVII ha scandito così la prima parte della visita di due giorni in Liguria. Alle 16.55, sceso da un elicottero sotto una pioggia fastidiosa, il pontefice ha rotto un incantesimo che durava da 193 anni regalando ai savonesi la soddisfazione di rivedere in città un Papa: mancava dal 10 maggio 1815, quando il re di Sardegna Vittorio Emanuele I accolse al Santuario Pio VII, tenuto prigioniero a Savona per oltre tre anni da Napoleone. Da allore nessun pontefice ha infatti più fatto ritorno nella città che vanta anche la nascita di due papi, Sisto IV e Giulio II. Solo per problemi logistici, nel 1985 saltò all'ultimo infatti la prevista visita di Papa Woytila. Benedetto XVI ha detto ai savonesi che devono essere fieri del coraggio con cui i loro concittadini sostennero il Papa nella sua prigionia, a volte anche con rischio personale. "La vicenda vissuta dal grande pontefice nella vostra terra - ha aggiunto il Papa - ci invita a sperare sempre nella intercessione della Madonna". Al Santuario di N.S. di Misericordia, eretto a partire dal 1536 dopo l'apparizione della Madonna al contadino Antonio Botta, il Papa è arrivato da Genova con un volo di una quindicina di minuti. E' stato accolto dal ministro Claudio Scajola, dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, che gli ha detto "benvenuto santità" in tedesco, sorprendendo Ratzinger, che gli ha risposto nella stessa lingua, dalle autorità locali e dal vescovo di Savona, Vittorio Lupi. Al Santuario il pontefice è rimasto in tutto 15 minuti. Il tempo di salutare dalla papamobile lungo un tragitto di trecento metri una piccola folla, in gran parte di residenti, e di rendere omaggio alla statua della Madonna della Misericordia, nella cripta, dove ha deposto la rosa d'oro, onorificenza vaticana. Benedetto XVI si è raccolto brevemente in preghiera, poi ha incontrato per pochi minuti le suore del monastero di via Nazionale di Savona, uscite in via eccezionale dalla rigida clausura. Sul sagrato battuto dalla pioggia, il pontefice ha salutato i 60 bambini della locale scuola elementare e una trentina di anziani ospiti della casa di riposo e cura, edificata insieme al Santuario per ospitare inizialmente un orfanotrofio. In piazza del Popolo il Santo Padre ha celebrato la messa all'altare allestito su un palco disegnato da Nicolò Casiddu, docente genovese di architettura che insieme ai suoi laureandi lo ha ideato come un piano inclinato che converge verso l' imponente crocifisso prestato dalla Confraternita di Varazze. Hanno accompagnato la messa la grande corale diocesana, composta da 415 cantori di 21 corali parrocchiali e da 25 strumentisti, diretta dal maestro Maurizio Fiaschi, di Finale Ligure (Savona), che hanno eseguito tra gli altri l'Ave Maria di Lourdes di Lecot e brani della Missa de Angelis. L'arredo del palco era essenziale, con la sede del Papa - una sedia-tronetto con lo stemma di Pio VII - la croce, la statua della Vergine e una decorazione floreale di 3,60 metri per 6. Il Santo Padre ha utilizzato per la messa un calice del Settecento dell'orafo romano Vincenzo Belli mentre per la Comunione dei fedeli sono stati usati altri cento calici e altrettante patene in ceramica. Oltre 300 volontari di varie associazioni cattoliche, dagli scout ai centri sportivi, hanno gestito il flusso di oltre 20 mila fedeli, accorsi a Savona da ogni parte del ponente ligure e del basso Piemonte. Il pontefice si è quindi recato in papamobile al palazzo vescovile, salutando una discreta folla assiepata lungo il percorso, e si è fermato per circa mezz'ora nelle sale dove visse Pio VII. Alle 20.20, in perfetto orario rispetto al programma, ha salutato le autorità locali alla Darsena in porto ed è poi risalito sull'elicottero che lo ha riportato all'aeroporto di Genova, da dove in auto ha raggiunto il Santuario della Madonna della Guardia, per trascorrervi la notte. (Ansa)