Cronaca

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Avevano creato una ditta individuale grazie alla quale stipulavano finti contratti di lavoro a stranieri. Gli immigrati, grazie a questo documento, potevano richiedere un permesso di soggiorno. Per ottenere il contratto di lavoro gli stranieri dovevano pagare somme tra i 1500 e i 3 mila euro, cui si aggiungevano altri 1500 euro per contributi che in realtà non venivano versati. Menti della truffa erano un italiano ed un'ecuadoriana, entrambi cinquantenni, residenti a Sampierdarena, che sono stati scoperti e denunciati dagli agenti della Digos. Nella loro abitazione è stato trovato un vasto archivio di documenti cartacei ed informatici tra cui buste paga in bianco, contratti di lavoro, assegni bancari, copie di documenti necessari per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno che verranno passati al setaccio da parte della polizia. C'è il sospetto ch la coppia abbia favorito il rilascio di numerosi permessi di soggiorno a stranieri privi dei presupposti per ottenerlo. Sul fatto indaga anche la sezione anti terrorismo della Digos, sulla base delle nuove norme in materia di immigrazione in vigore dal 2001.