Tensione nel centro storico di Genova per il comizio di Francesco Storace, leader de "La Destra", in piazza Banchi. Un gruppo di contestatori appartenente ai centri sociali ha effettuato una contro-manifestazione. Forti tensioni con il cordone di polizia che ha cercato di allontanare alcuni manifestanti. Inizialmente una ventina i giovani, bloccati dalla polizia, in piazza Banchi, nel centro storico di Genova, poco prima del comizio del segretario de “La Destra”. Al grido di “Carlo è vivo e lotta con noi” e “Fascisti carogne”, il gruppo di anarchici ha tentato di confluire in piazza, ma sono stati respinti dalle forze di polizia che presidiavano l’area. Alcuni di loro, però, sono riusciti ad avvicinarsi al palco e sono volati spintoni tra i contestatori e i sostenitori di Storace. Il segretarrio de “La Destra” si è avvicinato per vedere chi lo stesse contestando e ha affermato: “Questi sono matti”. In piazza c’era anche Massimiliano Monai, condannato in primo grado nel processo per devastazione e saccheggio per i fatti del G8 del 2001, ed è stato invitato dalla polizia ad allontanarsi. Durante il comizio di Storace, mentre parlava dei valori della famiglia, della sicurezza, della lotta contro le droghe, dalle fila della contestazione – che si sono ingrossate con l’arrivo di altri giovani dei centri sociali – sono volate grida di “Assassino”, “Genova libera” e “Vai a casa”. Parlando proprio dei fatti del G8, Storace, in un passaggio del sio discorso ha affermato: “Si voleva mettere una targa a un giovanotto che voleva uccidere un carabiniere, qui si tocca con mano l’illegalità. E’ una vergogna”. Il comizio si è consluso poco dopo le 18. Non si sono verificati scontri.
Politica
Tensione e contestazioni in piazza per Storace. C'era anche Monai
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