Politica
Regione, critiche di An e Fi su fondi a immigrati
59 secondi di lettura
Il progetto di inserimento lavorativo degli extracomunitari della Provincia di Genova, promosso dalla Regione Liguria è stato oggetto di critica da parte dei consiglieri regionali di Alleanza Nazionale e Forza Italia Gianni Plinio e Matteo Rosso. Il Capogruppo Plinio ha criticato in particolare l'importo del finanziamento di 200 mila euro definendolo "scandaloso per la Liguria,regione con forti problemi occupazionali". An ha chiesto inoltre di conoscere i criteri con cui verranno selezionati i giovani, che godranno di 300 euro al mese fino a un massimo di 8 mesi. Anche Forza Italia ha chiesto le ragioni "di costi così elevati e ha chiesto se al progetto possono accedere anche stranieri non in regola con il permesso di soggiorno". L'assessore alle politiche occupazionali e all'immigrazione, Giovanni Vesco, ha replicato che il progetto avviato dai centri per l'impiego è rivolto a giovani da 16 a 25 anni, in particolare ai minori con situazioni familiari difficili. Ha poi spiegato che i giovani "in possesso di regolare permesso di soggiorno possono essere segnalati da enti, comunità di immigrati, associazioni volontariato, servizi sociali". Gli obiettiviche si pone la Provincia sono di favorire l'inserimento di questi giovani immigrati e garantire la sicurezza sociale.
Sponsorizzate
Sabato 13 Settembre 2025
Santagostino inaugura a Genova il più grande poliambulatorio d’Italia, il primo in Liguria
Ultime notizie
- Sampdoria, contestazione dei tifosi al Salone Nautico
- Aperta la nuova moschea di vico Caprettari nel centro storico
- Salis: "Non voglio essere messa in contrapposizione con Schlein, sono la sindaca di Genova"
- Bagnante annega a Voltri, inutili i tentativi di rianimarlo
- Turismo in Liguria, nei primi sette mesi del 2025 turisti aumentati del 2,8%
-
Teatro Sociale di Camogli: la stagione 2025/26 tra il mito di Govi e nuove proposte
IL COMMENTO
Il bicchiere mezzo pieno della scuola senza cellulari. E all'intervallo, spunta una "cirulla"
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie