Cronaca

1 minuto e 13 secondi di lettura

“Siamo al collasso e questa volta chiediamo i danni”. Spediporto denuncia, a colpi di numeri, i disagi che si sono verificate al Vte di Voltri per il cambio del sistema informatico che fa da regia a ogni minima operazione portuale. Cinque ore di coda dei tir per arrivare all’ufficio merci, due ore per entrare nel terminal, che fa sette. Dalle 6 alle 10 sono entrati 70 camion contro i soliti 400 circa. Fino alle 14 sono stati dati i documenti a 286 mezzi. 560 quelli che aspettavano ancora fuori a metà pomeriggio. Una nave in attesa di caricare 3mila container che non si trovano nei piazzali. Conseguenza: la sopraelevata del porto di Voltri bloccata, i camion fermi fino al casello (sono in media 1500 al giorno, la paralisi totale è dietro l’angolo). Prime conseguenze in autostrada. “Ogni giorno che un container resta fermo ci costa circa 40 euro - spiega Guido Giumelli vice presidente di Spediporto - La merce paga sempre, ma questa volta no. Erano immaginabili disagi ma la situazione non sembra migliorare. C’erano container da consegnare già venerdì e se va bene lo potremmo fare domani”. Dal Vte di Voltri fanno sapere che la situazione era già difficile dopo i blocchi del vento, il fattore stagionale e lo sciopero di sabato. In più si è dovuto programmare il cambio del sistema di automazione che porterà a miglioramenti, ma farà soffrire ancora un po’.