Cronaca

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Il ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha disposto un'ispezione all'istituto alberghiero di Finale Ligure dove si è verificato l'ennesimo episodio di bullismo omofobico: tre studenti di 14 anni, che frequentano l'istituto Migliorini, avrebbero scritto "gay" e tracciato una svastica con un pennarello sul petto di un loro coetaneo durante l'ora di ginnastica. L'episodio era stato subito segnalato alla direzione scolastica; da qui l'intervento dei carabinieri, che hanno poi inviato una relazione dell'accaduto all'autorità giudiziaria genovese. L'ispezione ministeriale ha il compito di "verificare i fatti accaduti e adottare i provvedimenti necessari". L'intervento di Fioroni era stato a gran voce reclamato dal presidente nazionale di Arcigay, Aurelio Mancuso, che ha chiesto al ministro "di attivarsi concretamente affinché vi sia una presa di coscienza, in primo luogo degli insegnanti, sulla preoccupante escalation d'episodi d'odio razzisti e omofobi nella scuola italiana". Per lo storico circolo di cultura omosessuale Mario Mieli l'episodio è "l'indice gravissimo di una generale tendenza ad emarginare e a stigmatizzare anche con violenza gratuita le persone omosessuali e riapre ogni volta ferite mai rimarginate". Il deputato socialista Franco Grillini, dal canto suo, chiede l' "immediata approvazione della normativa che estende la legge Mancino ai reati motivati dall'orientamento sessuale" e commenta: "purtroppo la destra non ha intenzione di concedere la sede legislativa proprio per i reati di omofobia, assumendosi così la grave responsabilità di una carenza legislativa che è sfruttata dai gruppi di estrema destra". Anna Paola Concia e Andrea Benedino, esponenti del Partito Democratico, chiedono che "il Parlamento dia un segnale forte attraverso un'immediata approvazione di quelle norme contro l'omofobia attualmente in discussione alla Camera e si appellano anche loro al ministro Fioroni, che viene sollecitato a "mettere prontamente in campo strumenti efficaci per contrastare l'omofobia presente nelle scuole del nostro paese". "Avvenimenti del genere non solo colpiscono chi ne è vittima in prima persona, ma minano alla base i valori di riferimento del nostro Paese" commenta infine Roberta Pinotti, responsabile sicurezza del Partito Democratico e presidente della Commissione Difesa alla Camera.