cronaca

Multe più salate per chi occupa parcheggi rosa e zone riservate ai disabili
3 minuti e 18 secondi di lettura
 È in vigore da ieri la riforma del codice della strada, che segue di pari passo i nostri tempi: sono state introdotte norme a favore dell'inclusività e contro il sessismo, oltre a regolamenti più stringenti sui monopattini elettrici, mezzo di trasporto che ha vissuto un vero e proprio boom negli ultimi tempi. I mezzi tecnologici di ultima generazione sono stati aggiunti all'elenco degli apparecchi non utilizzabili durante la guida, con ritiro patente in caso di recidiva in un biennio. Inasprite le sanzioni per chi occupa impropriamente parcheggi rosa e aree riservate ai disabili, che a partire dal 1 gennaio 2022 potranno sostare gratuitamente nei parcheggi blu.


Vietate pubblicità discriminatorie - È stata vietata su veicoli privati o pubblici ogni forma di pubblicità che possa essere ritenuta sessista, discriminatoria o violenta. La pena per i contravventori è la revoca dell'autorizzazione, oltre alla rimozione della pubblicità stessa con effetto immediato.


Parcheggi per persone con disabilità e parcheggi rosa - Inasprite le sanzioni per chi occupa abusivamente aree destinate al trasporto dei disabili e parcheggi rosa: nel primo caso la multa aumenta fino ad un massimo di 672 euro, il doppio rispetto al passato, e i punti decurtati aumentano da 2 a 6; nel secondo caso si registra un aumento della sanzione economica. Inoltre, dal 1 gennnaio 2022 le persone con disabilità potranno parcheggiare gratuitamente nei parcheggi blu, se quelli a loro riservati fossero già occupati.


Vietato l'utilizzo di mezzi tecnologici durante la guida - Questa norma è un semplice ritocco della versione precedente. Viene vietato l'utilizzo non solo dei cellulari ma di tutti gli apparecchi tecnologici il cui uso comporti l'allontanamento delle mani dal volante, quindi smartphone, tablet, notebook o simili. Le sanzioni vanno da un minimo di 165 euro ad un massimo di 660 euro. In caso di recidiva nel corso di un biennio, la patente verrà sospesa da 1 a 3 mesi.


Monopattini elettrici - La normativa sui monopattini è stata toccata in diversi punti. Oltre alla confisca dei mezzi truccati, sono stati introdotti l'obbligo di frecce, freni su entrambe le ruote e segnalatori acustici; il divieto di sosta sui marciapiedi, con sanzione ma senza ritiro del mezzo in quanto privo di targa, e limiti massimi di velocità: 20km/h nelle strade urbane e 6km/h nelle aree pedonali.


Strisce pedonali - Con la riforma gli autisti sono obbligati a dare la precedenza non solo ai pedoni che stanno attraversando ma anche a chi si appresta a farlo.


Casco in moto - È il conducente del ciclomotore a venire multato nel caso il suo passeggero non porti il casco, a prescindere dall'età del trasgressore.


Telecamere nei passaggi a livello - Sono state installate telecamere per poter multare chi attraversa in divieto.


Auto Elettriche - Le colonnine di ricarica, disponibili dalle 6 alle 22, potranno essere occupate per il tempo necessario alla ricarica, ossia un'ora. Passato questo tempo, scatta il divieto di sosta.


Foglio rosa e patente - La durata del foglio rosa è stata estesa da 6 a 12 mesi, l'esame di guida potrà essere effettuato 3 volte. I neopatentati possono inoltre guidare auto di grande cilindrata (oltre i 55 kW/t e massimo 70 kW). Per chi guida senza patente invece la sanzione resta invariata, 42 euro scontata del 30% se si paga entro 5 giorni, ma non si è più obbligati a presentarsi fisicamente dalle forze dell'ordine per esibire la patente.


Rifiuti gettati dal finestrino - Per chi getta rifiuti dall'auto in sosta o in movimento le sanzioni sono raddoppiate: in caso di insozzamento della strada si va da 216 a 866 euro, in caso di oggetti la pena cala, si va da un minimo di 52 euro ad un massimo di 204.


Ricorsi - Si possono contestare le infrazioni inviando il ricorso al prefetto tramite posta elettronica certificata (PEC). L'indirizzo email si trova sul sito di ciascuna prefettura.


Trasparenza delle multe - Per garantire la massima trasparenza nell'utilizzo dei proventi, gli enti locali pubblicheranno sui loro siti istituzionali una relazione annuale dove dichiareranno a cosa siano stati destinati i guadagni.