cronaca

La svolta anticipata da Primocanale nei giorni scorsi
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Una svolta - anticipata da Primocanale nei giorni scorsi - fa ufficialmente ripartire da zero, dopo 25 anni, le indagini sull'omicidio di Nada Cella.

Il focus è su una delle due telefonate anonime
ricevute giorni dopo il delitto: una voce avrebbe raccontato di aver visto Annalucia Cecere, oggi indagata per l'omicidio di Nada, allontanarsi in motorino sotto lo studio del commercialista Marco Soracco. 

E quel motorino ancora esiste, dopo 25 anni: è uno scooter della prima ora, che la Cecere avrebbe trasportato da Chiavari a Boves, in provincia di Cuneo, per parcheggiarlo in garage e custodirlo per tutti questi anni. Sullo scooter ora potrebbero trovarsi tracce di Dna, oppure di sangue, che potrebbero provare la colpa della Cecere. 

Per questo gli investigatori, coordinati dal procuratore Francesco Pinto e dal sostituto Gabriella Dotto, hanno ordinato la prova del luminol sullo scooter. E' al lavoro anche il genetista Emiliano Giardina, che avrà il compito di verificare la corrispondenza del Dna sui reperti rinvenuti a distanza di 25 anni.

Omicidio Cella: i testi delle telefonate anonime anticipati da Primocanale

E così uno dei più celebri gialli irrisolti d’Italia, si riapre un quarto di secolo dopo. Per l’assassinio di Nada Cella, uccisa a soli 24 anni il 6 maggio del 1996 nello studio del commercialista Marco Soracco, presso il quale lavorava, in via Marsala a Chiavari, sono indagati oggi Annalucia Cecere, all’epoca dei fatti quasi coetanea della vittima, ma anche il commercialista Soracco e la madre anziana.

Nel caso della Cecere il movente potrebbe essere legato alla gelosia: gli investigatori, coordinati dal Pm Francesco Pinto, ritengono che la Cecere fosse innamorata del commercialista a sua volta invaghito di Nada.