cronaca

Il commercialista: "Perché dovrei proteggerla? L'ultima volta l'ho vista prima dell'omicidio, invaghita di me? Lo ignoro"
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Marco Soracco oggi è un sessantenne ordinario che esce dalla sua abitazione di via Marsala, nel centro di Chiavari, con una giacca scamosciata, elegante come sempre e come sempre telegrafico e pronto nel dare la risposta giusta.

Nonostante al telefono avesse detto di non voleva rilasciare nessuna dichiarazione davanti alle telecamere, il commercialista datore di lavoro di Nada Cella, la vittima del delitto di Chiavari, alla vista del cronista e dell'operatore tv si ferma e accetta l'intervista, disponibile come sempre, come pure faceva 25 anni fa.

Conosce la Anna Lucia Cecere, la donna indagata per l'omicidio di Nada?


"Era una conoscenza molto superficiale dell'epoca, poi mai più vista da prima del fatto"

Che rapporto avevate?

"Un rapporto molto superficiale ma essendo oggetto di indagine non posso dire parlare e niente di particolare".

È stato indagato recentemente perché dicono non abbia detto tutta la verità su Anna Lucia...


"Mi accusano di false comunicazioni al pm, rivendico anche il diritto a distanza più di un quarto di secolo di non ricordare tutto e non ricordare perché ho detto e fatto una cosa in un momento di 25 anni fa, comunque non ho detto niente di falso".

Le ha detto di averla vista l'ultima volta prima dell'omicidio, poi basta? L'ha più vista o sentita?


"Mai sentita nè vista"

Lei però pochi mesi dopo l'omicidio consegna un nastro della sua segreteria telefonica che dice che una certa Anna poteva essere la colpevole...


"Esatto, ho consegnato il nastro perché facessero quello che ritenevo necessario"

Non ha pensato che potesse essere lei la donna indicata nella telefonata?


"Mi era stato detto che era stata indagata ma non c'era nulla. Era oggetto di attenzione ma immaginavo fosse cone  un'altra segnalazione infondata"

Sapeva che Anna Cecere era interessata a lei come persona e anche per il lavoro?

"Non sapevo fosse interessata a me e per il lavoro non era qualificata per farlo".

Cos'ha pensato di Anna dopo la notizia che è accusata di omicidio?

"Non riesco a farmi un'idea, non ho idea delle motivazioni".

Pensa che si potrà arrivare a una svolta? Per lei sarebbe la fine di un incubo.


Speriamo in una svolta, in primis per la famiglia di Nada e speriamo nella soluzione del caso".

Ricorda del bottone sulla scena del crimine?


"Non ho visto il bottone sulla scena del crimine, mi hanno fatto vedere delle foto".

Con sua madre, anch'essa indagata per non avere detto la verità, ha parlato di questi sviluppi delle indagini?

"Anche noi sappiamo ben poco di quello che stanno facendo a Genova, non abbiamo notizie particolari".

Ha mai visto Anna Lucia entrare nell'ufficio di Nada?

"Non l'ho mai vista entrare nell'ufficio, forse c'era stata quando non c'ero"

L'ha vista uscire dal palazzo quella mattina?


"Non l'ho vista uscire dal palazzo, era mia convenienza dirlo nel caso, sono stato un anno e 4 mesi indagato"

Sua madre l'ha mai vista?

"No, neanche conosciuta".

Ha più sentito la mamma di Nada?



"Mai più sentita la mamma di Nada".


Anche lei spera che l'indagine possa andare avanti?


"Spero si arrivi ad una soluzione, 25 anni sono passati, sarebbe anche il caso di chiudere l'indagine".

Qualcuno, fra cui la mamma di Nada, dice che la polizia ha puntato troppo su di lei dimenticando altre piste...

"All'inizio sono stato l'unico oggetto di attenzione, ma forse se avessero ampliato il raggio sarebbe stato meglio, non so cosa avessero in mano, ma probabilmente non hanno seguito tutte le piste allo stesso modo".