
Secondo l'accusa, condotta dal pm Paola Calleri, dal 2006 al 2016 il legale avrebbe effettuato continui prelievi dai conti degli assistiti per oltre 500mila euro. L'inchiesta era scattata dopo la segnalazione alla Procura degli atti ricevuti dal giudice tutelare dalla parente di un disabile, amministrato dall'avvocato, che aveva rilevato anomalie bancarie.
Nella fattispecie, l'avvocato aveva venduto per 540mila euro tre immobili di proprietà del disabile, ma sul conto corrente dopo alcuni anni c'erano solo 50 mila euro, cifra non giustificata con le spese sostenute dal disabile. Secondo le indagini l'avvocato avrebbe prelevato denaro da altri 24 conti di minorenni che ricevevano pensioni d'invalidità o di reversibilità.
IL COMMENTO
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