cronaca

La vetrina crepata da un tombino trovato li vicino
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  "E' stato un atto commesso da un poveraccio, non ce l'ho con lui e spero che se verrà trovato dalle forze dell'ordine non passi nulla di troppo grave", è questo il commento di Andrea Piccardo a Primocanale, titolare di un'attività commerciale tra i vicoli di Genova, in vico della Rosa, sull'autore del tentato furto ai danni del suo locale Dopo una nottata movimentata nei caruggi, questa mattina la sorpresa: qualcuno, probabilmente per rapinare il negozio, ha provato a rompere la vetrina con un tombino di ghisa vicino al negozio. Danni al vetro che però non si è distrutto, proteggendo il locale ed evitando il furto.


"Sarebbe bello che qualcuno all'interno della Giunta Comunale si attivasse per far ripartire i servizi sociali in questa zona, per aiutare persone del genere", è questa la richiesta che sembra arrivare anche dagli abitanti della zona del centro storico, come i residenti di vico Mele, presi a bottigliate da ragazzi ubriachi solo per aver chiesto di non spacciare droga proprio sotto a casa loro (LA VICENDA).


Una situazione che, secondo lui, da diverso tempo sta diventando più difficile: "Ha iniziato a peggiorare quattro anni fa. I controlli non sono aumentati anzi, sono tutte bugie. Quelle delle forze dell'ordine sono solo passeggiate tra i caruggi, tutti bardati come Robocop, ma poi, nella realtà, non fanno niente." Non solo secondo Piccardo la criminalità e il degrado che affligge i vicoli sta progressivamente aumentando: nel 2020 150 persone, molti dei quali abitanti della Maddalena, avevano manifestato davanti a Palazzo Tursi, per chiedere al Comune di risolvere i problemi che affliggono la zona: microcriminalità, lo spaccio, la prostituzione a ogni ora del giorno e della notte, la chiusura da anni dell'unico teatro e lo spostamento dei servizi sociali (LA PROTESTA).


Episodi prevedibili che succedono molto spesso e un monito da parte del proprietario: "Quando determinate persone vedono le ronde che vengono fatte ogni sera in tenuta antisommossa se la prendono con noi, gli abitanti e le attività commerciali del quartiere, non vanno a Palazzo Tursi. Ed è un peccato, perché la Maddalena è un quartiere vivo, un quartiere reale fatto e frequentato da cittadini reali. Posso solo dire una cosa: vergogna."