salute e medicina

Il consiglio è quello di confrontarsi con il proprio pediatra per la scelta del vaccino antinfluenzale
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 Sarà un'influenza diversa rispetto allo scorso anno - quando i casi sono stati molto pochi - soprattutto per i più piccoli. Per questo - rispetto alla salute dei più piccoli - il consiglio è quello di confrontarsi con il pediatra per decidere se è il caso di vaccinare per l'influenza i giovanissimi.

"E' giusto che ci siano dei dubbi, servono per esprimerli e avere delle risposte", commenta Alberto Ferrando, presidente Associazione pediatri extraospedalieri. "Dobbiamo cercare di attenerci alle migliori conoscenze disponibili in base a degli studi, quando ci sono. Per quanto riguarda il vaccino antinfluenzale, è da anni che noi pediatri chiediamo di offrire alle fasce a rischio - tra queste ci sono i bambini dai 6 mesi ai 6 anni - il vaccino".

Continua Ferrando: "Quando vediamo i numeri, ci accorgiamo che l'influenza colpisce i bambini e gli anziani e che rischiano di stare male anche i bambini sani e rischiano complicazioni. Quindi il rapporto rischio beneficio per il vaccino antinfluenzale è estremamente a favore per la vaccinazione".

Che anno sarà per l'influenza? "L'anno scorso l'influenza ha colpito molto poco e si teme che quest'anno si voglia rifare. Quest'anno è diverso, siamo pieni di infezioni delle alte vie respiratorie e infezioni gastrointestinali, i virus stanno girando e ricordiamo che i bambini sotto i 6 anni non tengono la mascherina. Se uno ha dubbi non vale dire 'ma tanto l'anno scorso non mi ha preso'. Quest'anno dobbiamo cercare di agire cercando di avere i minori danni possibili, meglio parlarne di persona con il pediatra", continua Ferrando, che segnala anche alcuni casi di covid tra i piccoli: "Il virus è come la brace sotto la cenere, non possiamo allentare l'attenzione".