salute e medicina

"Se al cinema la capienza è al 100 per cento, perché non farlo negli stadi?"
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 Le riaperture delle discoteche anche se con capienza ridotta e ancora quelle di teatri e cinema al 100 per cento sono un primo segnale di buon senso e di ritorno alla normalità. E' il commento a Primocanale del professor Matteo Bassetti, direttore DIAR Malattie infettive. Ma bisognerà comunque attendere metà novembre per vedere quale sarà l'andamento del virus e pensare semmai a una apertura totale anche senza green pass a fine anno.

"Il decreto capienze è una buona notizia, sicuramente un colpo importante contro il Cts perché in qualche modo il governo smentisce in maniera importante ciò che il comitato aveva detto, quasi tutte le capienze vengono aumentate", commenta Bassetti. "E' un primo passo per il ritorno completo alla normalità, io mi auguro che le persone sappiano cogliere questo messaggio ed evitare di avere comportamenti non virtuosi. Va benissimo andare al 100 per cento però cerchiamo di farlo con cautela e utilizzando le mascherine", continua il professore.

Un appunto però Bassetti lo fa e riguarda gli stadi:
per gli impianti sportivi infatti la capienza arriva al 75 per cento dalla prossima settimana. "Non sono del tutto d'accordo: se in un cinema al chiuso puoi mettere la capienza al 100 per cento perché allora non puoi farlo negli stadi? Ma immagino che questo dipenda dall'organizzazione e soprattutto per i nostri stadi dai flussi e deflussi".

Quello del decreto resta comunque "un primo segnale di buon senso e di ritorno alla normalità e poi se i numeri saranno buoni possiamo arrivare alla capienza del 100 per cento nel prossimo mese".

E quando potremo essere liberi? "Non dire gatto finché non ce l'hai direttamente nel sacco, aspettiamo di vedere la metà di novembre e se i numeri saranno quelli di oggi potremo tirare un sospiro di sollievo. A quel punto bisognerà avere non solo il coraggio di aprire al 100 per cento ma anche di levare definitivamente il green pass".