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I rappresentanti del sindacato: "I depositi costieri devono restare in città"
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E’ ancora da chiarire il futuro di Carmagnani e Superba. Da anni la questione legata alla loro delocalizzazione è al centro del dibattito pubblico di Genova. I depositi costieri di Multedo cercano una nuova collocazione ma a distanza di settimane dai dibattiti pubblici che ha visto le realtà istituzionali, l’Università, Municipi, comitati di cittadini e associazioni varie come voce del territorio affrontare il tema la questione è ancora senza una soluzione. Una serie di incontri iniziati a maggio.

La delocalizzazione di Carmagnani e Superba è stato uno dei principali temi del programma elettorale del sindaco Marco Bucci oltre quattro anni fa. L’ipotesi primaria è quella si un trasloco di Carmagnani e Superba nella zona portuale di Sampierdarena, ma non mancano le alternative.

Dalla Cisl arriva qualcosa in più di un invito a fare presto anche per tutelare i posti di lavoro: “Nell’ultimo dibattito pubblico il sindaco Bucci insieme ad Autorità di Sistema Portuale si erano impegnati a trovare velocemente una soluzione definitiva ad un problema che si protrae da troppi anni e che rischia di mettere in discussione la permanenza delle aziende e quindi il mantenimento di decine di posti di lavoro diretti e dell’indotto, fondamentali per la città. La situazione di stallo è ormai inaccettabile, per questo motivo è necessario che il sindaco coinvolga le organizzazioni sindacali per dare risposte concrete, così come si era impegnato a fare anche all’inizio del suo mandato” spiegano Marco Granara e Romeo Bragata, rispettivamente responsabile Ast Cisl Genova e segretario generale Femca Cisl Liguria.

Oltre a Sampierdarena altre possibili soluzioni sono ancora in corso di dibattito tra queste c’è sempre l’area sotto la Lanterna dell’ex carbonile Enel e anche gli spazi a disposizione a Cornigliano. Ma il sindacato preme per far sì di arrivare a una soluzione che non allontani da Genova le due società. “Come Cisl e come Femca ribadiamo che l’opzione zero, cioè il trasferimento fuori città delle aziende invocata da taluni, non può nemmeno essere presa in considerazione. Non vorremmo che il protrarsi di questa situazione obbligasse le aziende ad abbandonare Genova per impossibilità di programmare investimenti a lungo termine e innovare, soluzione magari auspicata da qualcuno ma che troverebbe la ferma contrarietà della Cisl” spiegano ancora Marco Granara e Romeo Bragata in una nota. 

I cittadini di Multedo attendono una soluzione definitiva così come Carmagni e Superba che più volte hanno auspicato il trasferimento ma con le dovute garanzie sui tempi e modalità. Proprio a Primocanale Emilio Carmagnani, il direttore generale della Carmagnani aveva ribadito come il trasferimento fosse per la società stessa un'occasione "raddoppiare l'attività". E anche dai vertici di Superba è stato più volte auspicato un "celere e serio processo di delocalizzazione" aprendo le porte alle diverse ipotesi.