
"Il problema dell’impatto ambientale della nautica è un problema serio, specialmente quello dello smaltimento delle imbarcazioni in vetro resina, grandi scatoloni desueti che vengono abbandonati o che vengono dispersi a seguito di eventi catastrofici": l’università di Genova è in prima linea nell’ambito di ricerca e con essa Massimo Musio Sale del dipartimento di architettura e design, intervenuto nella prima puntata della trasmissione di Scienza e Impresa, dedicata proprio a "La nautica e il mare".
Scienza e impresa in Liguria: "La Nautica e il Mare" - CLICCA QUI PER VEDERE TUTTA LA PUNTATA
"Il trattamento di queste unità può diventare una fonte di business ulteriore, che va però normato con provvedimenti di legge chiari per tutti", spiega il professore. Anche per questo è sempre più forte l’attenzione alla scelta dei materiali, tra innovazione e tradizione artigianale. Sono gli stessi armatori ad essere più esigenti, segno di come anche l’opinione pubblica sia cambiata in tal senso.
In futuro, però, andar per mare potrebbe cambiare. Come nelle grandi città di Milano e Torino ha preso campo il car sharing, come a Genova la moto elettrica in condivisione ha conquistato un grande pubblico, tra qualche anno potrebbe esistere la filosofia del boat sharing. "L’uomo del futuro non sarà proprietario del prodotto, ma sarà proprietario dell’esperienza. In questa logica la barca da noleggio e il chartering diventeranno sempre più diffuse, con aziende specializzate nella gestione di flotte di imbarcazioni".
Di questi temi se n'è parlato appunto nella prima puntata di Scienza e Impresa, il format ideato da Camera di Commercio e con la collaborazione dell'Università di Genova, dedicata proprio al mondo della Nautica e il mare. Accanto a questo, l'offerta formativa in Liguria, il futuro del settore con le sue prossime sfide, il turismo nautico e le relative opportunità lavorative sono al centro di questo focus (GUARDALA QUI).
IL COMMENTO
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