
L’inizio con la Juve è da brivido, al 10’ Dybala, dopo che un tiro di Locatelli era stato murato da Thorsby, sorprende Audero con un tiro forte e angolato in controbalzo. La Sampdoria accusa il colpo e due minuti dopo Chiesa potrebbe subito raddoppiare, poi Audero è bravissimo a respingere una conclusione ravvicinata di Morata, che si ripete anche al 16’. Blucerchiati, insomma, presi a pallonate per un quarto d’ora abbondante.
Al 18’ Caputo prova a reagire ma è molto impreciso e si rivela un fuoco di paglia. Al 41’ Bonucci firma il 2-0 per la Juve su calcio di rigore concesso per un tocco di mano del disastroso Murru. La gara sembra chiusa ma prima Perin deve respingere una velenosa parabola di Quagliarella e al 44’ Yoshida accorcia le distanze sfruttando al meglio di testa un perfetto traversone dell’ottimo Candreva. Si va al riposo sul 2-1 ma neanche il tempo di tornare in campo e Colley si addormenta innescando la terza rete bianconera, comoda comoda per Locatelli.
D’Aversa mette in campo forze fresche e la Samp dopo avere corso un grosso rischio, con Audero ancora una volta impeccabile su Betancur, confeziona una bellissima azione sull’asse Damsgaard, Silva Candreva e trova il 2-3. Non basta, però, per la rimonta. La Juventus ringrazia e raccoglie altri tre punti, dopo quelli ottenuti con lo Spezia.
La Samp si lecca le ferite e fa i conti con una fase difensiva assolutamente da registrare in vista dei prossimi e più abbordabili impegni.Thorsby utilizzato come primo neutralizzatore del gioco avversario lascia scoperto il centrocampo, che a sua volta non protegge a sufficienza la retroguardia, che va in affanno. A D'Aversa il compito di rimediare.Così come di risolvere l'equivoco Damsgaard, che forse potrebbe essere più utile come seconda punta al fianco di Caputo o Quagliarella.
IL COMMENTO
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