cronaca

Università di Genova, Cnr, l'Istituto nazionale di Fisica Nucleare e Iit hanno realizzato diversi laboratori
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Una maratona lunga 8 ore ma di scienza: c'è grande soddisfazione da parte di tutti gli enti coinvolti per la Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici, dato che tra i partecipanti la maggior parte sono delle giovani genovesi.


Università di Genova, Cnr, l'Istituto nazionale di Fisica Nucleare e Iit hanno realizzato diversi laboratori nella sala del Munizioniere, quattro corner dove divulgare in maniera semplice e dimostrare quale sia il loro lavoro. All'entrata presente anche il Festival della Scienza, che si terrà come da tradizione a fine ottobre. Ma poi spazio anche ai seminari, pillole di scienza dalla durata di venti minuti, che in piazza Matteotti hanno attirato diversi curiosi.

"È un orgoglio poter ospitare a Genova questa bella manifestazione. Sharper si tiene in contemporanea in altre 15 città italiane e qui a Genova abbiamo delle grandi eccellenze che partecipano", spiega Walter Riva, caposettore eventi dell'Università di Genova. "Tra gli appuntamenti, la tavola rotonda nella Sala del Maggior Consiglio intitolata" Covid-19 e dintorni", una conferenza a più voci sulle conseguenze della pandemia sull'economia, la medicina, i comportamenti umani e la simulazione clinica, con un occhio alla storia. Non poteva mancare un riferimento alla pandemia in un momento come questo". Sul palco diversi interventi, tra cui quello dell'infettivologo Matteo Bassetti.

Ma sarà possibile partecipare anche online: sul sito di Sharper c'è un evento speciale sabato mattina alle ore 10. "Ci collegheremo con due robot, uno l'ormai noto Pepper, e l'altro un robot marino dalla spiaggia di Vernazzola. Presenti Antonio Sgorbissa, Università di Genova e Angelo Odetti, Cnr".

Grande partecipazione da parte di adulti e piccini, segno che l'interesse per le materie scientifiche sia senza età. E protagonisti sono gli esperimenti che hanno incantato tutto il pubblico: dalla creazione di nuvole in bottiglia alla caccia alle particelle nucleari, dallo studio del Dna in Antartide fino alle gocce e alle bolle di sapone viste con gli occhi dello scienziato.