cronaca

Tutto parte da un intervento della polizia locale in piazza Matteotti
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E' scoppiata la polemica attorno alla manifestazione di questo venerdì di Friday for future a Genova. Tutto parte dal volume dell'impianto audio utilizzato dagli organizzatori in piazza Matteotti e da alcune possibili sanzioni. Ma il comunicato con cui la polizia locale spiegava il perchè dell'intervento e soprattutto le parole usate dall'assessore alla Sicurezza Giorgio Viale non sono piaciute agli organizzatori.

La polizia locale spiega di essere intervenuta "a causa del volume troppo elevato dell’impianto stereo della manifestazione" e che "nessuna sanzione è stata elevata nei confronti né degli organizzatori né dei manifestanti".

Nelle mire dell'assessore Viale finisce la reazione di alcuni consiglieri del M5s che hanno attaccato il sindaco. I consiglieri comunale del M5S Stefano Giordano e Federico Giacobbe in riferimento ai fatti non hanno lesinato critiche alla gestione da parte del Comune: "Applauso per il sindaco di Genova che con l'ultima trovata ha dimostrato tutto l'affetto che ha per i giovani della Liguria. Cioè zero! Multati infatti gli organizzatori di Fridays for Future per aver osato “disturbare” con la loro musica, la loro voglia di vivere, il loro diritto a manifestare pacificamente, un evento collaterale a Palazzo Ducale. Multata, in sintesi, la linfa vitale del nostro domani e l'idea di far sentire la propria voce in nome di un Pianeta più pulito” dichiarano.

La risposta dell'assessore Viale non ha tardato ad arrivare: "Resto esterrefatto dal fango che alcuni consiglieri comunali e municipali del Movimento Cinque Stelle hanno gettato sul lavoro degli agenti della polizia locale accusati di essere intervenuti su mandato del sindaco ad elevare sanzioni che non sono mai state fatte. Trovo imbarazzante e vergognoso che rappresentanti dei cittadini attacchino dei lavoratori senza prima verificare quanto dichiarato dagli organizzatori della manifestazione che, a loro volta, non hanno certo dato un buon esempio ai giovani che hanno portato in piazza raccontando delle menzogne".

A quel punto gli organizzatori, alla parola 'menzogne' hanno contro-replicato raccontando la propria versione dei fatti: "L’assessore Viale ci definisce bugiardi. Alle ore 12:00 circa si recano sul luogo della manifestazioni 4 agenti della polizia municipale, ci chiedono di mostrare loro i permessi per l’impianto audio. Chiamiamo un agente della Polizia di Stato, che da 4 anni segue le nostre manifestazioni e ci aiuta a compilare la modulistica necessaria. Lo stesso agente spiega quali permessi abbiamo richiesto per la manifestazione mentre i vigili spiegano che possono procedere con sanzione e richiedono le generalità e un documento di uno degli organizzatori, compreso l’indirizzo di casa del ragazzo, e hanno riferito che a chiamarli è stato il sindaco. Tra le persone che ascoltavano queste affermazioni c’erano quattro degli organizzatori, un agente della DIGOS e alcuni manifestanti. Ci teniamo a precisare che la manifestazione si è svolta nel pieno rispetto delle norme sanitarie, nel piano rispetto della documentazione richiesta con largo anticipo e nella totale riuscita dell’evento in modalità pacifica e sicura. A parte la minaccia, nessuna sanzione è ancora arrivata. I soldi raccolti dai manifestanti, qualora non servissero per pagare la sanzione, saranno donati in beneficenza e sarà reso pubblico l’ente destinatario".

E ancora: "Adesso, caro Sindaco, assessore e chiunque altro; sarebbe molto più onesto chiedere scusa, provare a costruire un dialogo con i giovani della vostra città, e ammettere di aver sbagliato piuttosto che usare potere e canali preferenziali per far passare noi da bugiardi. Perché si, siamo giovani ma bugiardi no. La musica continua. Firmato dai ragazzi e dalle ragazze di Fridays For Future Genova".

(foto d'archivio)