"Due anni fa nessuno caso, l'anno scorso uno, quest'anno siamo a quota tre famiglie che solo nelle mie scuole preferiscono ritirare il figlio da scuola per fargli fare l'insegnamento parentale previsto dalla costituzione".A parlare è Luisa Giordani, dirigente dell'istituto comprensivo Terralba che comprende vari istituti scolastici della Valbisagno per 1400 studenti e vice presidente dell'Associazione Nazionale Presidi a Genova.
"Ci siamo accorti già dall'anno scorso che sono in aumento i casi di istruzione parentale - spiega la Giordani, incontrata nella scuola comprensiva San Gottardo di via De Vincenzi - è una scelta, noi non esprimiamo giudizi, anche se non sempre la condividiamo visto che sicuramente ci possono essere problemi di socialità, i genitori devono comunque garantire di avere le competenze economiche e culturali per poter sostenere il diritto allo studio del figlio. L'obbligo scolastico possono assolverlo anche fuori dalla scuola purché poi ci sia l'esame di stato che certifichi che il bambino sia in possesso delle competenze richieste".
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