cronaca

Il Comune ha varato il progetto 4 assi, contestato da Pd e Cinque Stelle
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Il Comune di Genova cala i 4 Assi sul tavolo del trasporto pubblico urbano, ma l’opposizione non ci sta e contesta: “Perché i soldi non sono stati investiti nei tram, come aveva sbandierato Bucci in campagna elettorale? E poi esiste anche un problema di ridefinizione delle linee, che rischia di penalizzare soprattutto i quartieri collinari della città”.



Nella querelle è intervenuto, nel corso di un’intervista negli studi di Primocanale, il presidente di Amt, Marco Beltrami, che intanto ha spiegato nei dettagli in che cosa consiste il progetto 4 Assi: “Il suo varo da parte del Comune di Genova rappresenta una notizia bellissima – ha commentato – sulla quale abbiamo, come azienda, collaborato con Tursi. Ha un finanziamento governativo di 471 milioni di euro e prevede l’acquisto di 145 nuovi mezzi, che andranno a sostituire i mezzi diesel con mezzi elettrici a zero emissioni; 96 chilometri di nuovi tracciati per 70% in sede riservata e protetta che i nuovi mezzi da 18-24 metri potranno percorrere a frequenze simili a quelle di una metropolitana. Il progetto prevede inoltre nuove rimesse Amt, parcheggi di interscambio in prossimità dei nodi autostradali, nuove fermate per gli utenti”.





Beltrami ha aggiunto
: “L’obiettivo strategico è rendere per tutti i cittadini genovesi più facile raggiungere qualunque parte della città, non lasciare nessuna sacca di disagio o peggioramento del servizio ma renderlo per tutti migliore. Noi crediamo che possa essere un passo avanti epocale nel ridisegnamento del trasporto pubblico urbano all’insegna della sostenibilità ambientale”.





Le opposizioni in consiglio comunale, tuttavia, non si fidano
, sia il Pd che il M5s hanno avuto da ridire, paventando il rischio di una diminuzione della qualità dei trasporti. Un’obiezione respinta al mittente dal presidente di Amt. “Il progetto è in costante rivisitazione – ha sottolineato Beltrami – e dove abbiamo verificato che potesse esserci un calo nel servizio siamo intervenuti per rimodularlo. Garantiremo a tutti una mobilità più efficace. Magari ci vorrà un interscambio, ma i tempi per raggiungere qualunque destinazione saranno accorciati. Tra l’altro abbiamo constatato come ai genovesi piaccia l’elettrico, più confortevole e silenzioso, non solo perché nuovo”.

 

 

Insomma, il percorso è avviato e non si torna indietro. Ovviamente, a bordo dei bus elettrici.