cronaca

Non avrei mai immaginato di vivere un momento così drammatico sino a quando non arrivò il 14 agosto 2018
1 minuto e 44 secondi di lettura
Erano circa le 15. Ero a Roma in consiglio di Stream News, quella che oggi è Sky Tg24. Io e altre 11 emittenti regionali, le più importanti del Paese tra cui Telenorba, Antenna 3 Lombardia, Videolina Sardegna, detenevamo il 36% del canale informativo a cui fornivamo le news dalle varie regioni italiane.

E proprio da meno di due mesi noi di Primocanale avevamo prodotto il canale "locale" ufficiale del G8 di Genova che andò in onda tramite Stream News nel Mondo.Il Presidente era Antonio Marano, poi direttore Rai e Presidente di Rai pubblicità.

Eravamo nella sede di Via Salaria, in una sala riunioni, quando il Presidente ricevette una telefonata concitata e disse di accendere i televisori in sala: vedemmo un canale americano che stava trasmettendo le immagini del primo aereo che arrivava sulle Twin Towers.


Non si parlava ancora di attentato. Poi dopo poco il secondo aereo fece capire che non era una fatalità. Come emittenti consociate potevamo mandare in onda quanto trasmetteva Stream News e subito tutti chiamammo le nostri sedi per iniziare le dirette con Stream e i canali internazionali collegati.

Dopo qualche ora, dove non capivamo cosa davvero stesse accadendo, iniziai a ricordare quanto si era immaginato proprio a Genova durante il G8: il terrore di attentati, tanto che era stato chiuso lo spazio aereo, messe batterie di missili in zona Fiera/ Diga di Genova, così come il Porto era stato chiuso e messe reti di acciaio sommerse all’ingresso.

Fu un evento sconvolgente e tutti capimmo solo dopo, grazie alle analisi di grandi testate internazionali, quello che significava quel terribile 11 settembre.

Non avrei mai immaginato di vivere un momento così drammatico sino a quando non arrivò il 14 agosto 2018, data che per me genovese e editore di una emittente regionale, a differenza dell’11 settembre, è scolpita dentro di me e ha segnato profondamente la mia vita, certo in modo infinitesimale rispetto a chi ha perso parenti e amici e a chi ha subito danni che ancora oggi ci portiamo avanti per un “attentato” che attende giustizia.