cronaca

Paola Boschieri: "Trattata come una no vax perché il sistema non riconosce i certificati"
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Guarita dal covid, dopo essere stata in fin di vita, ha fatto una dose di vaccino come è disposto per chi ha avuto la malattia, ma nonostante questo l'insegnante Paola Boschieri, di Albaro, alla vigila dell'anno scolastico, a causa a un problema al sistema informatico del Ministero della Salute si ritrova con la paura di essere sospesa o costretta a fare dei tamponi per fare il suo lavoro.

La donna così accetta di raccontare la sua odissea Primocanale:
"Mi sono ammalata di covid gravemente e sono praticamente una sopravvissuta grazie ai medici del San Martino, poi ad agosto ho fatto una dose come previsto e i medici mi hanno vietato di fare la seconda dose a causa della malattia. Ora mi ritrovo con un pass provvisorio che a breve scadrà tanto che fra dieci giorni non potrò più entrare a scuola e nello stesso modo non avendo un green pass mi saranno negati i mie diritti fondamentali come viaggiare".

La donna poi spiega che il dirigente della scuola superiore del ponente di Genova dove lavora le ha detto che per entrare in classe le sarà inutile anche presentare il certificato rilasciato dall'hub vaccinale dove ha fatto il vaccino che attesta che lei ha fatto una dose: "Insomma sono trattata come una no vax mentre io da sempre sono favorevole ai vaccini, pensate che ho sempre rispettato in modo rigoroso le regole di prevenzione per il Covid anche mesi prima che il virus si diffondesse in Italia perchè siccome mio fratello lavora in Cina avevo appreso già alla fine del 2019 del minaccia che il virus poteva rappresentare per tutti noi".