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Poco lontano, in piazza XXVI Aprile, lo sfidante Guido Guelfo apre il gazebo per parlare coi cittadini
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 350 questionari compilati con i desiderata dei cittadini e delle cittadine di Bogliasco sono parte integrante del programma elettorale di Luca Pastorino candidato sindaco a Bogliasco per la terza volta: il deputato di Liberi e Uguali è infatti già stato sindaco del paese del Golfo Paradiso dal 2006 al 2016.

Questa mattina a Bogliasco nel suo point elettorale la presentazione ufficiale del programma che andrà nelle case dei bogliaschini nei prossimi giorni in preparazione al voto del prossimo 3 e 4 ottobre: "La Bogliasco che vorrei, anzi, che vorremmo, è quel posto dove le persone innanzitutto si rispettano, si confrontano e possibilmente partecipano alla vita della comunità. Per farla crescere, per farla diventare lungimirante, per far nascere nelle più piccole e nei più piccoli quel senso di appartenenza che è sempre stato molto forte nel cuore dei bogliaschini", dichiara il candidato sindaco Luca Pastorino.

"Il nostro obiettivo è quello di costruire un ambiente facilmente accessibile
e fruibile ai residenti e ai visitatori e la tappa più importante di questo percorso è quella di migliorare la gestione dei servizi più rilevanti: tutela del suolo e ambientale, viabilità urbana, servizi amministrativi, culturali, di carattere sociale, sanitari e ancora le politiche produttive e del territorio e la comunicazione", commenta nel corso della conferenza stampa Michela Malacarne, una dei dodici componenti - sei donne e sei uomini - della lista Insieme per Bogliasco che questa mattina ha illustrato i contenuti del programma.

L'apertura di un punto INPS in paese, il ritorno delle visite ambulatoriali specialistiche e dei prelievi con l'accordo con ASl3, uno sportello del cittadino in piazza, e ancora una piscina con un tetto apribile in versione green da usare 12 mesi l'anno, una surf house per i ragazzi che gravitano intorno al paese a caccia di onde, parcheggi e un sistema intelligente per trovarli (parte di uno sforzo sotto il nome di "Bogliasco Smart Village" che ricorda esperienze nord europee), e poi gavittelli in mare per ammirare questo bel paese anche dall'acqua e magari fermarsi per un caffè o un aperitivo sono alcune delle novità del lungo plico programmatico.

Dove non mancano le frazioni vessate da Autostrade - a Sessarego si lotta con i rumori del viadotto Burchi
e si combatte da tempo per le barriere fonoassorbenti che salvino le notti dei bogliaschini - ma anche un progetto per proteggere l'erosione costiera, la messa in sicurezza dei sentieri, il rifacimento del cimitero e la risoluzione dell'annosa questione della spiaggia sotto la scuola, dove un tempo sorgevano i bagni Vittoria, che pure Striscia la notizia venne a visitare nel 2017 e che, di competenza demaniale, risulta ancora chiusa al pubblico.

Poco lontano dal point elettorale anche lo sfidante Guido Guelfo (ex primo cittadino di Lumarzo ed ex consigliere della Città Metropolitana, nonché dipendente comunale in pensione) la cui lista è appoggiata dai partiti di centrodestra e a sorpresa dal M5S locale che si allontana dunque dagli accordi regionali e nazionali viaggiando a sé, ha iniziato a presentare il suo programma alla cittadinanza con una presenza nella piazza principale scandita da un'agenda intensa. Ogni domenica al suo gazebo Guelfo e i suoi 12 candidati - 4 donne e 8 uomini - sono disponibili per informare la cittadinanza. Focus, per lui e la sua lista, sui progetti relativi a mare e costa, sulla riqualificazione degli spazi urbani, sulla cura del verde e la pulizia degli spazi pubblici, sulla vivibilità del paese, sul recupero di aree oggi non più fruibili alla collettività, sul sostegno alle attività commerciali e sportive legate al territorio, sulla valorizzazione delle frazioni e non ultima la digitalizzazione.

I due programmi, ma solo in alcune parti, sembrano sovrapporsi e imitarsi. Segno che come spesso accade nelle amministrazioni locali la res publica è capace di superare le divisioni ideologiche. E i due candidati proprio stamane hanno suggellato a denti stretti il momento con una stretta di mano a favore dei fotografi. A metà strada tra le due postazioni, come a dire: vinca il migliore.