"Sono passati esattamente tre anni da quel maledetto giorno in cui 43 persone hanno perso la vita per il crollo del Ponte Morandi" - dice Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria -. "Il nostro pensiero va sempre prima a loro e alle loro famiglie che aspettano risposte dalla Giustizia che sta facendo il suo corso. Niente, però, renderà quelle 43 persone alla vita." "Da quanto è successo dobbiamo imparare", - continua Maestripieri - "perché non accada più qualcosa di simile. Dobbiamo imparare che alla sicurezza delle infrastrutture non si può derogare, mai. Questo è stato dimenticato e il risultato è stato la sciagura, la morte e un’intera regione in ginocchio da tre anni e che lo sarà ancora per diverso tempo perché i cantieri continueranno e proprio domani partirà il doppio senso su una carreggiata in A10 che per dieci giorni paralizzerà il territorio su cui si riverseranno anche i vacanzieri di ritorno con i traghetti".
"È vero: i genovesi, i liguri, non mollano mai, ma è finito il tempo di stringere i denti e andare avanti alla bella e meglio, contro tutto e contro tutti - conclude il segretario -. "Abbiamo un’occasione per fare in modo che questo non accada più. Il Pnrr serva anche per mettere in sicurezza le infrastrutture e costruirne di nuove, necessarie da tempo, moderne e sicure."
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