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Si parte a Ferragosto con ‘Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto’
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Il cinema d’estate non rappresenta soltanto l’occasione per rivedere quanto di meglio è stato presentato in quest’ultima stagione complicata dalla pandemia e dalle chiusura delle sale ma anche l’opportunità di lanciare uno sguardo su quello che verrà. Ecco quindi, da qui al 30 agosto, arrivare quattro anteprime assolute.

La più attesa, probabilmente, è il sequel di un film che quattro anni fa ottenne un successo forse inaspettato ma assolutamente travolgente. In ‘Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto’ (che monopolizzerà il Ferragosto genovese, proiettato il 14 e il 15 al Sivori e nelle arene ‘Cinema in Villa’ di Villa Gruber, ‘Circuito sul mare’ a Sturla e ‘Cinema nei parchi’ a Nervi), tornano a confrontarsi Antonio Albanese e Paola Coltellesi, diversissimi per caratteristiche e ceto d’appartenenza, che in comune hanno soltanto la storia d’amore che i rispettivi figli portano avanti. Il primo film rappresentava in maniera leggera e divertente una sorta di conflitto sociale in cui i due protagonisti – attraverso i loro contrasti e le loro contraddizioni – annusavano l’uno il mondo dell’altra e probabilmente qui le cose non saranno molto differenti. Nel cast fa il suo ingresso Luca Argentero nel ruolo di un affascinante sacerdote presso la cui comunità Coltellesi dovrà svolgere servizi sociali dopo essere finita in carcere senza colpe per un reato di cui in realtà sono responsabili le figlie.

Di altro genere è “Nowhere special” di Uberto Pasolini (mercoledì 18 a Sturla), che nel 2013 si era fatto apprezzare con ‘Still life’, la curiosa storia di un solitario funzionario comunale il cui lavoro consisteva nel rintracciare i parenti più prossimi delle persone morte in totale solitudine, con il quale aveva vinto il Premio per la migliore regia nella Sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia. E proprio dalla Sezione Orizzonti dell’anno scorso arriva questo film che racconta di un lavavetri che cresce da solo il figlio di quattro anni perché la madre del bambino li ha lasciati subito dopo la nascita. L’uomo scopre che gli restano pochi mesi di vita e decide di spendere il tempo che gli rimane per cercare una nuova famiglia adottiva per il figlio. Una vicenda drammatica ma affrontata in maniera molto discreta, evitando il più possibile il melodramma e il sentimentalismo, mai patetica o ricattatoria.

Poi è la volta di “Falling” di Viggo Mortensen (mercoledì 25 a Villa Gruber e a Sturla), dove l’Aragon della trilogia del ‘Signore degli anelli’ si mette per la prima volta dietro la macchina da presa esplorando attraverso il confronto tra un padre e un figlio il mondo dei conflitti familiari e generazionali. Il poker delle anteprime verrà chiuso il 30 a Sturla da “Supernova” di Harry Macqueen dove è protagonista un’altra coppia maschile, interpretata da Stanley Tucci e Colin Firth. Una relazione, tra loro, che dura da una ventina d’anni che viene approfondita da un viaggio intrapreso per reagire alla notizia della malattia, una demenza precoce, che ha colpito uno dei due.