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La ferma volontà dei superstiti, espressa il 4 maggio a Montecitorio, assume connotato normativo
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Il crollo del Morandi come un atto terroristico: questa la portata della proposta di legge, in via di presentazione, che punta ad estendere "i benefici attualmente riconosciuti a favore delle vittime del terrorismo alle vittime di eventi imputabili a vizi nella progettazione, costruzione e manutenzione di edifici e infrastrutture pubbliche". L'iniziativa, nell'imminenza del terzo anniversario del crollo, trova sbocco legislativo dopo il lungo lavoro per verità e giustizia svolto dal "Comitato ricordo vittime del Ponte Morandi", culminato proprio nell'audizione di Montecitorio dello scorso 4 maggio di Egle Possetti, presidente del comitato. (QUI L'AUDIZIONE INTEGRALE)

Ad annunciare l'iniziativa, avviata dopo intense consultazioni con il 'Comitato ricordo vittime del ponte Morandi', sono le prime firmatarie: le presidenti delle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, Alessia Rotta e Raffaella Paita. Le proponenti si prefiggono di chiudere in commissione entro settembre e portare il testo in Aula subito dopo.

Ecco come la Paita e la Rotta riassumono la genesi della proposta: "La proposta di legge nasce dopo una toccante audizione del Comitato Ricordo Vittime del Ponte Morandi svoltasi il 4 maggio davanti alle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera. Al termine dell'incontro, abbiamo maturato la consapevolezza nella necessita' di un intervento a sostegno delle vittime di eventi tragici come quello del crollo del ponte Morandi e, in generale, di tutte le vittime di eventi dovuti all'incuria nella gestione di beni pubblici. Nel dettaglio la proposta di legge, sottoscritta da membri delle due Commissioni e dagli altri deputati che hanno ritenuto di aderire, estende i benefici attualmente riconosciuti a favore delle vittime del terrorismo alle vittime di eventi imputabili a vizi nella progettazione, costruzione e manutenzione di edifici e infrastrutture pubbliche, sia nel caso in cui siano gestiti direttamente dallo Stato o da altro soggetto pubblico sia nel caso in cui siano dati in concessione a privati".

"La tragedia del ponte Morandi - spiega la Rotta - e' una ferita che non si rimargina e la proposta di legge rappresenta una importante assunzione di responsabilita' da parte delle istituzioni e un impegno affinche' non succeda mai piu'".

"Questa proposta di legge e' stato un atto dovuto di vicinanza e di attenzione per il dolore e le difficolta', immani, provocati dal crollo del Ponte Morandi. Le prime due firme apposte al provvedimento sono state le nostre ma, in seguito, hanno via via aderito quasi tutte le forze politiche, con molti loro parlamentari", conclude la Paita.