
In breve, Dom, il protagonista principale (interpretato da Vin Diesel che è anche tra i produttori della saga), sta vivendo un momento di tranquillità con la famiglia quando ancora una volta il passato bussa alla sua porta. Un passato che in questo caso ha il volto del fratello Jacob – ottimo pilota ma anche spietato assassino – scomparso da tempo dalla sua vita che torna per organizzare un complotto su scala internazionale. Ovviamente su quanto accade potrei dilungarmi di più ma oltre al non voler spoilerare troppo, la trama non è mai stata il motivo principale per cui si va a vedere film di questo tipo. Il fascino sta piuttosto nelle acrobazie e in inseguimenti dove si infrangono quasi totalmente i principi della dinamica, negli scontri violenti che ci vengono mostrati senza soluzione di continuità e in una narrazione che unisce soap opera e wrestling permettendo ai cattivi di diventare buoni e introducendo di volta in volta nuovi personaggi.
‘Fast & Furious 9’ non fa eccezione. Come nelle serie di James Bond o ‘Mission Impossible’, questi sono fondamentalmente film di supereroi in cui nessuno indossa un mantello, costruiti per regalarci un’esperienza senza limiti e senza freni, molto piacevole anche se poco credibile. Ma poi, dal momento che nonostante i suoi 150 minuti non delude e offre ciò che promette, della credibilità - in un blockbuster estivo - cosa ce ne facciamo?
IL COMMENTO
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