cronaca

"Ho già espresso le mie perplessità giuridiche", scrive il senatore Crucioli
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Continuano le manifestazioni contro il Green Pass a Genova così come in altre città italiane. Dopo l'evento di Italexit di venerdì e dopo la manifestazione di sabato pomeriggio che non aveva le autorizzazioni, alle 18:30 in Largo Pertini sarà allestito un presidio da parte de L'Alternativa c'è!. Sarà un momento di confronto alla presenza anche di giuristi e medici. 

'No green pass' in piazza in Liguria tra proteste e insulti a istituzioni, medici e media - LA PROTESTA

"Ho già espresso le mie perplessità giuridiche su un decreto legge che limita i diritti di alcuni sulla base di una presunta maggior probabilità statistica a propagare il contagio", scrive il senatore Mattia Crucioli sulla sua pagina Facebook. "Devo ora aggiungere che non esiste alcuno studio che misuri l'attuale maggior probabilità dei non vaccinati a propagare il virus rispetto ai vaccinati: ce lo riferisce l'ISS laddove afferma che "proprio perché basato su vaccinazioni effettuate fino a metà giugno (e fino a metà maggio per valutare l'impatto su ricoveri, ricoveri in terapia intensiva e decessi) il rapporto non permette neanche di fare valutazioni di impatto dell'attuale diffusione della variante delta, caratterizzata da una maggiore trasmissibilità, e per la quale ancora ci sono pochi studi che hanno valutato l'efficacia dei vaccini" (Report ISS n. 3 del 27/7/2021 "Impatto della vaccinazione COVID - 19 sul rischio di infezione da SARS-CoV-2 e successivo ricovero e decesso in Italia"). In altre parole, il postulato su cui si basa il "green pass" risulta, allo stato, da ri-verificare alla luce dell'acclarata predominanza della variante Delta anche in Italia". 

Genova, presidio dei No Green Pass organizzato da Italexit - IL CORTEO


Intanto arriva forte la condanna da parte dell'Ordine dei giornalisti della Liguria e l'Associazione Ligure dei Giornalisti per quanto accaduto nel corso delle manifestazioni di contestazione da parte dei manifestanti che hanno preso come loro bersaglio i giornalisti. "Tra lanci di monetine e insulti si è ripetuto l'indegno copione di chi ha insofferenza per la libertà di informazione e il diritto di cronaca", scrivono in una nota. "Esprimiamo solidarietà ai colleghi impegnati a garantire una informazione puntuale ed obiettiva al servizio dei lettori".