cronaca

E sul caos autostrade: "Penalizzati pesantemente"
2 minuti e 36 secondi di lettura
“Sul green pass serve al più presto chiarezza”. È questo l’appello rivolto da Federalberghi Liguria al governo italiano. Agosto è ormai iniziato e sul fronte delle prenotazioni nelle strutture alberghiere c’è stato qualche rallentamento causato proprio dalle incertezze prodotte dall’introduzione a partire dal 6 agosto del certificato verde. Per gli alberghi non serve per svolgere altre attività fuori e dalle strutture sì. E allora qualcuno tra vedere e non vedere ha deciso di cancellare la prenotazione.

“Speriamo che entro un paio di giorni vengano diffuse le norme definitive - spiega il neo presidente di Federalberghi Liguria Aldo Werdin -. C'è il discorso della ristorazione negli alberghi, le beauty farm, le piscine, bisogna sapere se in questi casi bisogna controllare il green pass o meno. La gente non sa se devo o meno averlo". Dal ministero della salute negli scorsi giorni si è aperta una porta sulla possibilità di non richiedere il certificato all'interno delle strutture alberghiere nemmeno per le diverse attività di appoggio. Ma ora manca meno di una settimana al via ufficiale. In settimana sono attese decisioni definitive per chiarire tutti gli aspetti. Bisogna capire se anche i dipendenti hanno l'obbligo del green pass" spiega ancora il presidente di Federalberghi Liguria.


Camminando per le città e le Riviere della Liguria sono tante le facce 'foreste' che si incrociano. I numeri per luglio parlano di una ripresa del settore dopo un anno e mezzo di difficoltà. "Il bilancio di luglio mostrano una situazione che si avvicina a quella dell'estate 2019" spiega Werdin. Epoca pre-Covid dunque quasi eguagliata.

Tuttavia la Liguria resta penalizzata sotto l'aspetto infrastrutturale. Il caos autostrade continua a limitare l'arrivo di un numero ancora più alto di turisti e chi raggiunge la Liguria poi 'minaccia' di non tornare. "Nel mese di luglio (il caos autostrade ndr) ci ha penalizzato pesantemente, l'ultima settimana è andata un po' meglio nel Levante ligure, ma ancora la situazione nel Ponente con la A10 è problematica, anche l'altra sera abbiamo visto le code e i problemi. Proprio per questo i turisti ci dicono che 'la prossima volta ci pensano tre volte prima di tornare in Liguria'. Poi magari scelgono di andare verso i laghi della Lombardia" spiega ancora Werdin.


E' un'estate italiana, si registra un +20% di turisti nostrani nelle strutture alberghiere della Liguria rispetto ai dati del 2019. Pochi o assenti russi e americani, spariti gli inglesi quello ligure è un turismo europeo con una sorpresa: "In tanti arrivano dai Paesi dell'Est: Polonia, Ungheria, Bulgaria che in passato aumentavano molto lentamente mentre adesso , forse anche per i problemi che stanno vivendo in Grecia, hanno dirottato le loro prenotazioni da noi" spiega Werdin.

La speranza è quella di allungare il più possibile l'estate per provare a recuperare quanto perso nel tempo ma qui tutto dipende dal meteo. Per ora lil clima non è stato dei migliori sotto questo aspetto ma nonostante tutto la risposta dei turisti sembra esserci stata. Poi a fine stagione, come sempre, si faranno i conti e i bilanci definitivi.