cronaca

Toti: "Non hanno rispetto per chi ha perso la vita a causa del Covid"
5 minuti e 26 secondi di lettura
 'No green pass' in piazza in Liguria. A meno da una settimana dall'entrata in vigore della nuova misura ancora una manifestazione in Italia contro l'introduzione del certificato verde a partire dal 6 agosto. In tanti a Genova, Savona, Imperia e Sanremo sono si sono uniti al coro contro il governo. Presi di mira anche istituzioni locali, infettivologi e giornalisti.


"Non vogliono più farci vivere. Vogliono farci diventare degli zombie, chiusi in casa. Dobbiamo opporci finché siamo in tempo" gridano in piazza De Ferrari a Genova i manifestanti. Insieme a ai 'No green pass' anche i 'No vax' e 'Free vax' di Genova. Oltre a qualche Tricolore e striscione contro il green pass alcuni cartelli rendono omaggio a Giuseppe De Donno, l'ex pneumologo mantovano morto il 29 luglio scorso. Tra gli slogan "Libertà, libertà", "no green pass" e "Giù le mani dai bambini". Una volta esauriti gli slogan, la folla assembrata nella piazza sotto il palazzo della Regione ha rivolto insulti al governatore della Liguria Giovanni Toti, chiamato in piazza al 'confronto' con i no vax sul tema di vaccini e green pass, e i soliti improperi nei confronti dei media.

Nel corso della manifestazione i partecipanti radunati in piazza De Ferrari hanno raggiunto il migliaio di persone. Tra gli striscioni anche quello delle "Educatrici e insegnanti per la libertà di scelta". Molte le persone che si sono alternate al microfono e tra queste anche qualcuno che ha letto un passaggio di 'Mein Kampf' di Hitler. Durante la manifestazione, non autorizzata, è stato deciso di organizzare un corteo aperto dallo striscione 'Non è no vax contro si vax ma Basso contro Alto'.

I manifestanti, esauriti gli slogan, hanno rivolto insulti nei confronti del governo, dei virologi e del governatore Toti e il coro 'assassini, assassini' e hanno rivolto insulti sessisti nei confronti di una giornalista impegnata a documentare la manifestazione e a un operatore della Rai. Alla manifestazione, organizzata in attraverso i social e non autorizzata, che ha attraversato il cuore della città si sono aggiunti anche alcuni gruppi di ragazzini. Durante il sit in, all'incrocio vicino alla stazione Brignole, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria dell'ex pneumologo De Donno.

Le manifestazioni del sabato potrebbero essere replicate "fino a quando non finirà questa 'dittatura sanitaria'" spiegano gli organizzatori attraverso i canali social. Intanto venerdì prossimo 6 agosto al Porto Antico i 'No pass', 'No vax' 'Free Vax' terranno una commemorazione del dr. De Donno.

Manifestazione anche a Savona, Sanremo e Imperia: "Rivoluzione Etica", "Chi dorme in libertà, si sveglia in dittatura" e ancora "Il vaccino deve essere una scelta libera e non c'è libertà senza consapevolezza dei rischi". Sono alcuni degli slogan mostrati, a Sanremo e a Imperia, in altrettante manifestazioni contro il green pass. Nel primo caso, circa 150 manifestanti si sono radunati in piazza Colombo; nel secondo una settantina di attivisti si sono dati appuntamento in piazza San Giovanni, quasi tutti senza mascherina.


LE PAROLE DEL PRESIDENTE TOTI - “Sono sempre pronto a un confronto, purché si tratti di un dibattito rispettoso e non fatto a colpi di insulti e provocazioni – precisa il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. Capisco chi manifesta le proprie idee in piazza, ma questo sta diventando ben altro: una vergogna. Non mi feriscono le offese che quotidianamente mi rivolgono i No vax, bensì la mancanza di rispetto che con le loro proteste stanno dimostrando nei confronti delle migliaia di persone che hanno perso la vita in questo anno e mezzo a causa del Covid”. E ancora: “Noi ci basiamo sulla scienza, la nostra non è una battaglia ideologica ma solo una forma di tutela e protezione della salute e dell’economia dei cittadini, tutti”, conclude Toti.


L'ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA LIGURIA - In una nota l'ordine dei giornalisti condanna quanto accaduto: "Continuano a ripetersi le manifestazioni intimidatorie e di contestazione da parte dei manifestanti anti-green pass che hanno per bersaglio i giornalisti. Anche ieri a Genova tra lanci di monetine e insulti si è ripetuto l'indegno copione di chi ha insofferenza per la libertà di informazione e il diritto di cronaca. L'Ordine dei giornalisti della Liguria e l'Associazione Ligure dei Giornalisti condannano severamente questi episodi tesi a creare un clima di intolleranza e intimidazione ed esprimono solidarietà ai colleghi impegnati a garantire una informazione puntuale ed obiettiva al servizio dei lettori" si legge nella nota.


I SINDACATI - Presa di posizione anche da parte dei sindacati dopo quanto accaduto: "Stigmatizziamo i comportamenti violenti, verbali e fisici, che hanno caratterizzato negli ultimi due sabati i cortei dei "no green pass" - dice Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria -. Le aggressioni verbali e le minacce agli operatori dell'informazione, il lancio di monetine, gli insulti sessisti sono l'esatta rappresentazione dell'idea di "libertà" che queste persone hanno: libertà per se stessi di danneggiare gli altri, compresi tutti i cittadini che non hanno potuto usufruire dei mezzi pubblici e che sono rimasti imbottigliati a causa del blocco stradale non autorizzato. La Cisl chiede tutele per tutti questi soggetti, giornalisti, cineoperatori e cittadini, anche a riguardo del potenziale contagio che un'assembramento come quello di ieri e dell'altro sabato, con tutti i manifestanti senza mascherina, può determinare. Crediamo che le misure disposte dal ministro Lamorgese vadano applicate con fermezza per tutelare gli operatori dell'informazione, i cittadini e la libertà di tutti, violentata da un pugno di persone senza regole né rispetto per nessuno" conlcude Maestripieri.

"La Cgil condanna questi comportamenti che vedono nella stampa uno dei nemici da abbattere. Si tratta di un atteggiamento pericoloso e lesivo della dignità delle persone, nonché miope, poiché tali personaggi non si rendono conto che è proprio grazie al lavoro della stampa che le loro istanze, giuste o sbagliate che siano, sono portate all’attenzione dell’opinione pubblica. La solidarietà della Cgil va a tutte e tutti gli operatori della comunicazione che quotidianamente svolgono il loro lavoro con grande professionalità, contribuendo in modo determinante alla difesa e allo sviluppo della libertà di stampa e di tutte le altre libertà sancite dalla nostra Costituzione" spiegano in una nota Igor Magni segretario generale Camera del lavoro di Genova e  Fulvia Veirana segretario generale Cgil Liguria.