cronaca

Il governo pensa a calmierare i prezzi dei tamponi. Sabato manifestazione in quattro città liguri
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Manca una settimana esatta e i nodi da sciogliere sono ancora diversi. Il Green pass è l'argomento del momento. Le manifestazioni vanno avanti in tutta Italia. Domani, sabato 31 luglio nuovo appuntamento a Genova ma non solo. Il gruppo 'Basta dittatura' ha annunciato manifestazioni anche a Savona, Imperia e Sanremo in Liguria. Appuntamento alle ore 18.

Viaggi, trasporti di lunga e breve percorrenza, ristoranti, locali, luoghi di lavoro, tempi della campagna vaccinale. I fattori che incidono sulla nuova misura sembrano essere ancora tanti. Per ottenere il green pass è necessario essere vaccinati con la prima dose (ma bisogna aspettare 15 giorni dalla data del vaccino), oppure aver completato il ciclo vaccinale o in terza soluzione aver effettuato un tampone nelle 48 ore precedenti all'atto che si vuole compiere e che necessita del certificato verde. Se da una parte ci sono i no vax dall'altra c'è anche chi ha prenotato il vaccino ma gli è stata assegnata una data posteriore rispetto all'entrata in vigore del green pass, c'è poi chi non può proprio vaccinarsi.

E allora ecco che all'orizzonte dal ministero della Salute prevede l'ipotesi di un prezzo calmierato per i tamponi. Un modo per agevolare chi deve effettuare il tampone. Un tampone potrebbe costare anche 6-7 euro con la possibilità che le singole regioni intervengano per abbassate ulteriormente il costo. Esclusa al momento l'ipotesi di tamponi gratis. "La gratuità del tampone è un tema su cui dobbiamo riflettere: un primo passo che credo si concretizzerà già nei prossimi giorni, ovviamente prima dell'entrata in vigore del green pass, è ottenere per i tamponi un prezzo calmierato che permetta a operatori e cittadini di poter accedere al servizio con costi limitati" fanno sapere dal ministero della salute.

Ma non solo. Il governo pensa anche ad escudere l'ipotesi del green pass per i ristoranti dentro gli alberghi quando i ristoranti fanno un servizio esclusivo alla clientela dell'albergo. Una settimana all'avvio ma da Roma annunciano già che io certificato verde potrà avere una certa flessibilità. "Il Green pass dipenderà dalla circolazione del virus: modulabile a seconda dell'andamento del Covid" spiega il viceministro Pierpaolo Sileri.


Poi c'è il tema dei controlli, se nei ristoranti, locali, cinema ecc non sembra essere cosa difficile c'è da gestire anche la situazione di aeroporti e ferrovie. Per ora il certificato verde non è obbligatoria per i viaggi a lunga percorrenza all'interno del Paese, lo è invece per chi arriva o va fuori dall'Italia. Anche su questo punto dal governo arrivano precisazioni ma non decisioni definitive. "I controlli ci sono sempre stati ma ora verranno implementati - ha detto il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese - Abbiamo organizzato un incontro a livello di gabinetti dei vari ministeri, Interno, Salute e Difesa, proprio per capire come organizzare controlli più precisi del green pass, specie negli aeroporti. Verranno rafforzati tenendo conto dei diversi casi legati ai paesi di provenienza, ma anche delle quarantene".

E saranno oltre 100 le città dove i no green pass scenderanno in piazza questo sabato in tutta Italia. Gli organizzatori dicono già che le manifestazioni andranno "avanti ogni sabato a oltranza finchè la dittatura non sarà distrutta" scrivono. Il ministro Lamorgese annuncia il pugno di ferro per chi non rispetta l'ordine pubblico durante le proteste: "Il governo non può che essere per le regole e per le manifestazioni autorizzate, anche per gestire piazze che possono creare problemi di ordine pubblico. Ovvio che, diversamente, i manifestanti vengono identificati e denunciati, anche per il rispetto delle regole sanitarie" precisa Lamorgese.

Chi usa torni decisamente più forti c'è il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti che in una intervista rilasciata al Foglio spiega: "Dicono che sono un dittatore ma i veri dittatori sono loro. Non si vogliono vaccinare e spingono il paese verso la chiusura e verso nuove restrizioni. Hanno un'idea arbitraria della libertà. E' una schiuma di scoppiati. Agitano complotti delle multinazionali farmaceutiche, ripetono frasi senza giudizio. In mezzo c'è di tutto: anti 5g, terrapiattisti. Nessuno - conclude il presidente della Regione Liguria - è contro le manifestazioni del pensiero, ma nelle piazze no vax, francamente, ho sentito solo un mare di minchiate".