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 Il genovese Paolo Bonfanti, frontman della chitarra acustica, propone un viaggio proiettato all’interno di atmosfere blues e soul grazie al suo ultimo album “Elastic blues”. Lo spettacolo, creato nel 2020 in occasione del suo sessantesimo compleanno, attraversa le tappe più importanti dei suoi 35 anni di carriera, celebrando i successi dagli anni ’80 a oggi e gli incontri più stimolanti che hanno segnato il suo percorso musicale.

Sostenuto dalla sua collaudata band con Alessandro Pelle alla batteria, Nicola Bruno al basso e Roberto Bongianino alla fisarmonica e da una poderosa sezione fiati, Bonfanti ci presenta un universo musicale che apre prospettive con angolature diverse, dove blues, rock, folk, funk e persino jazz si fondono per creare sinergie suggestive. Un live dinamico e coinvolgente con tanti ospiti e special guest d’eccezione.

Nel suo lunghissimo curriculum, dopo gli studi di pianoforte e armonia e gli inizi nel 1975, ci sono Armando Corsi e Beppe Gambetta, con il quale ha condiviso molte delle sue tappe professionali, i Big Fat Mama, uno dei più importanti gruppi della scena rock-blues italiana, i Downtown, i concittadini Red Wine, una delle realtà più importanti in Europa per quanto riguarda il bluegrass. La carriera solista inizia invece nel 1990 e fino ad oggi sono stati prodotti, a partire dall'iniziale "On My Backdoor Someday", ben undici album, che gli hanno permesso di partecipare nel 1994, unico artista italiano, al "South by Southwest" di Austin, Texas e di accompagnare più volte, a partire dal 2002, con la sua band il grande Roy Rogers, virtuoso della chitarra slide, durante i suoi tour italiani. Dal 2003 fa parte anche di Slow Feet, un vero e proprio supergruppo italiano che vanta al suo interno Franz Di Cioccio e Lucio Fabbri di P.F.M. ed il bassista Reinhold Kohl. Con questa formazione ha anche pubblicato, nel 2007, un disco intitolato "Elephant Memory”. Moltissime le collaborazioni artistiche: Jono Manson, l'armonicista dei Blues Traveler John Popper, David James, bassista e cantante dei Fish Heads & Rice con cui nel 2011 ha inciso "Purple House", album all'insegna del rhythm&blues e del soul. Ha suonato inoltre come ospite (in cd e dal vivo) tra i tanti, di Yo Yo Mundi e Zibba ed è stato produttore artistico di Fabio Treves e de La Rosa Tatuata. Con Martino Coppo, uno dei migliori mandolinisti bluegrass europei, ha pubblicato "Friend of a Friend", con la produzione artistica di Steve Berlin “Back Home Alive", ha suonato con i Los Lobos a luglio 2015. Nel 2018 ha partecipato ad AugustiBluus, uno dei più importanti festival europei, ad Haapsalu (Estonia).