Gli anarchici genovesi hanno "dedicato" un attacco incendiario a due ripetitori a Carlo Giuliani. La rivendicazione è apparsa sul sito di area Round Robin. In base a quanto scritto nel documento firmato "anarchici per la distruzione dell'esistente", il sabotaggio sarebbe avvenuto la scorsa notte, ma non è escluso invece - visto che
non ci sono notizie in merito - che la rivendicazione faccia riferimento a un blitz fallito giorni fa al Santuario della Guardia in Valpolcevera dove gli operai di una società di manutenzione avevano trovato bottiglie-molotov sotto ai ripetitori che per un problema di innesco non si erano incendiate.
"Non rincorriamo scadenze, agiamo secondo i nostri tempi ma il caso ha voluto che in questo periodo ricorra il ventennale delle bellissime giornate di rivolta del G8 di Genova e della tragica morte di Carlo Giuliani" - scrivono gli anarchici - "In questi 20 anni, su quelle giornate, politici, capetti e politicanti di movimento, preti e persino la famiglia di Carlo, hanno vomitato chi analisi riformistiche e prive di verità, chi vere e proprie diffamazioni sulla persona di Carlo"- dicono - "Noi invece vogliamo ricordarlo dandogli la dignità che merita, senza ipocrisie, lontani da idolatrie. Le fiamme che la notte scorsa abbiamo sprigionato per incendiare quei due arti del dominio, vogliamo dedicarle a Carlo e a tutti i ribelli e le rivoluzionarie che nel mondo sono caduti combattendo per la libertà, l'uguaglianza, la giustizia sociale".
"Non rincorriamo scadenze, agiamo secondo i nostri tempi ma il caso ha voluto che in questo periodo ricorra il ventennale delle bellissime giornate di rivolta del G8 di Genova e della tragica morte di Carlo Giuliani" - scrivono gli anarchici - "In questi 20 anni, su quelle giornate, politici, capetti e politicanti di movimento, preti e persino la famiglia di Carlo, hanno vomitato chi analisi riformistiche e prive di verità, chi vere e proprie diffamazioni sulla persona di Carlo"- dicono - "Noi invece vogliamo ricordarlo dandogli la dignità che merita, senza ipocrisie, lontani da idolatrie. Le fiamme che la notte scorsa abbiamo sprigionato per incendiare quei due arti del dominio, vogliamo dedicarle a Carlo e a tutti i ribelli e le rivoluzionarie che nel mondo sono caduti combattendo per la libertà, l'uguaglianza, la giustizia sociale".
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