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Domenica l'assemblea dem lo eleggerà ufficialmente
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 Simone D’Angelo aspetta l’assemblea di domenica 18 luglio quando i delegati eletti al congresso del partito democratico lo eleggeranno segretario genovese. Di fatto però la scelta è stata fatta. E a Primocanale già parla con la carica ottenuta, ma fa intendere di non voler aprire il dialogo con chi ha sostenuto Federico Romeo, pur non sbilanciandosi sui ruoli e gli incarichi interni al partito:

Nel momento in cui terminano i congressi, terminano anche le divisioni interne. Non possiamo pensare a un partito democratico con un uomo solo al comando. Segreteria allargata a chi ha sostenuto Romeo? Diciamo che serve il contributo di tutti”.

Il discorso vira poi sulle prossime elezioni comunali di Genova e sulla scelta del candidato: “Sulla base dei programmi si possono individuare le persone giuste, partendo da un presupposto: la discussione non può partire dal fatto che il candidato debba o no essere iscritto o avere la tessera del partito democratico. Penso che il nostro obiettivo deve essere quello di scegliere la persona più forte, solida e rappresentativa di un programma che andremo a comporre nelle prossime settimane”.

E poi sui confini della alleanza da costruire e in particolare sui rapporti con il Movimento 5 Stelle D’Angelo dice: “Troppo spesso è stata incentrata la discussione sulle alleanze partitiche o troppo raramente sulle alleanze sociali. In prima battuta dobbiamo costruire rapporti con le forze economiche, sociali e solidali in opposizione a chi amministra oggi questa città. Poi guardiamo anche alle forze politiche”.