cronaca

Riforma del Csm, abolizione della Severino e responsabilità dei magistrati tra i temi proposti
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Al via la raccolta firme per la riforma della giustizia promossa da Lega e Partito radicale. Anche a Genova il banchetto a disposizione di tutti i cittadini. Sei i quesiti promossi dal comitato organizzatore: la riforma del Consiglio superiore della magistratura, l’introduzione della responsabilità diretta dei magistrati, la valutazione dei magistrati da parte di rappresentanti universitari e dell’avvocatura togliendo il ruolo al Csm, l’introduzione della separazione delle carriere per i magistrati che dovranno scegliere quale percorso seguire, l’eliminazione della custodia cautelare e l’abolizione della legge Severino.

I TEMPI - L’obiettivo dei proponenti è raccogliere cinquecentomila firme per ciascun quesito, quindi almeno tre milioni. Entro il 30 settembre 2021 dovranno essere appunto consegnate le firme dai promotori ed entro il 31 ottobre la Cassazione dichiarerà se il quorum è stato raggiunto. In caso positivo la Corte Costituzionale deciderà entro il 20 gennaio 2022 se ammettere i quesiti referendari. I quesiti ammessi verranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale entro il 10 febbraio e, successivamente, verrà fissata la data di convocazione degli elettori che dovrà avvenire tra il 15 aprile e il 15 giugno 2022.

I PROPONENTI - “Sarà un referendum impegnativo, una battaglia di democrazia e di libertà per dare un nuovo inizio al nostro paese”, commenta il deputato della Lega Lorenzo Viviani presente al gazebo di largo Pertini a Genova. “Questo referendum non è contro la magistratura, ma è a favore della stragrande maggioranza di magistrati: seri, professionali e altamente specializzati. È ora che Governo e Parlamento intervengano su questioni sulle quali non si può più procrastinare”, dice Federico Bertorello, presidente del Consiglio comunale di Genova e responsabile giustizia Lega per la Liguria. “Da 30 anni aspettiamo un’occasione come questa. Bene Salvini che ha accolto la proposta di tornare a dare voce agli elettori su una questione sulla quale il Parlamento non riesce a deliberare”, aggiunge Angelo Chiavarini, consigliere generale del Partito Radicale. “Tutti i quesiti referendari della Lega sono condivisi dalle Camere penali, speriamo di arrivare a una riforma della giustizia che non può prescindere da quella che è la più importante delle iniziative, ovvero la separazione delle carriere”, conclude Salvatore Bottiglieri, rappresentante della Camera penale della Liguria.