cronaca

Uno dei due si era preso tutta la colpa per l'omicidio avvenuto ad agosto 2020
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Il pubblico ministero Francesco Cardona Albini ha chiesto il rinvio a giudizio per i fratelli Alessio e Simone Scalamandrè, accusati di avere ucciso il padre Pasquale, un ex autista di Amt di 62 anni, nell'agosto dell'anno scorso. Secondo la procura, che ha coordinato le indagini della squadra mobile, a colpire l'uomo sono stati entrambi i fratelli anche se Alessio nell'immediatezza si era addossato tutte le colpe.


Secondo quanto aveva ricostruito il giovane, difeso  dall'avvocato Luca Rinaldi, il padre (che era stato allontanato da casa) si era presentato cercando di imporre al figlio di cambiare alcuni passaggi della sua denuncia. L'udienza era fissata dopo alcuni giorni e l'uomo, secondo il figlio, lo aveva aggredito per farlo ritrattare. Ne era nata una discussione e il figlio lo aveva colpito. All'arrivo degli investigatori aveva detto di essere stato lui da solo mentre l'altro fratello era in bagno. Per gli inquirenti, però, la versione non reggeva ed era stato indagato per omicidio aggravato anche Simone. Le analisi della scientifica avrebbero confermato che a colpire l'uomo sarebbero stati entrambi. Il legale di Alessio sta valutando se fare sottoporre il ragazzo a una perizia psichiatrica.