cronaca

L'indagine dei carabinieri era iniziata nel 2019
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Un'attività di indagine iniziata ad ottobre 2019  ha portato all'arresto di due persone, un 34enne ed un 61enne, ed alla misura cautelare dell'obbligo di dimora per altri due soggetti, entrambi di origine nordafricana.



Gli accertamenti investigativi condotti dai militari della compagnia di Genova Sampierdarena hanno permesso di appurare la falsità di una denuncia presentata da un cittadino marocchino, il quale ad ottobre 2019 incolpava due connazionali di averlo costretto ad attività di spaccio per loro conto, anche tramite minacce. Come prova delle sue dichiarazioni, l'uomo consegnava spontaneamente ai militari un sacchetto con circa 20 grammi di cocaina.


Le indagini permettevano di scoprire che in realtà la denuncia fosse falsa, e che avesse come scopo quello di liberarsi della concorrenza per avere l’esclusività dello spaccio nella zona del Ponente genovese. Il marocchino veniva denunciato per calunnia e spaccio di sostanze stupefacenti, poiché anche successivamente alla denuncia continuava a spacciare in proprio utilizzando come base un’abitazione della zona di Bolzaneto, rifornendosi da soggetti provenienti dal nord Italia ed avvalendosi anche di minori per il trasporto dello stupefacente in treno.

 
Nell’ambito della stessa indagine, sono stati scoperti anche altri gruppi di spacciatori che lavoravano in stretta sinergia creando così una sorta di rete di reciproco soccorso in caso di necessità di rifornimento della droga.

 
Nel corso delle indagini sono state tratte in arresto altre nove persone in flagranza di reato, sono stati sequestrati circa 170 grammi di cocaina, più 7000 euro in contanti, ricavo delle attività illecite. Segnalate alla Prefettura anche 5 persone indicate come acquirenti.